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Verzino, uccise il genero e ferì il nipote: chiesto il processo per Avenoso

Le indagini sul delitto in famiglia del 26 marzo 2022: contestata anche la premeditazione

È prossimo a finire a processo Vito Avenoso, il 65enne che il 26 marzo 2022 a Verzino uccise il genero Luigi Greco, 43enne boscaiolo originario di Umbriatico, e ferì suo figlio Francesco di 19 anni. Il pubblico ministero della Procura di Crotone, Pasquale Festa, titolare delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’assassino. L’istanza è stata depositata nella cancelleria del giudice per le udienze preliminari.
Avenoso deve rispondere di omicidio aggravato premeditato, tentato omicidio, porto illegale d’arma clandestina, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione. I motivi dell’agguato, come ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e della Stazione di Verzino che hanno condotto l’attività investigativa, furono riconducibili ai dissidi insorti tra il 65enne e la famiglia della vittima. In particolare, nel 2021, il 43enne e suo figlio (quello che si salvò dalla furia omicida del nonno) vennero raggiunti dal divieto di avvicinamento alla moglie di Greco (la figlia del killer). Alla base di quella denuncia sfociata poi nel provvedimento restrittivo disposto dal gip del Tribunale di Crotone, c’erano stati i continui maltrattamenti che la donna avrebbe subito in ambito familiare per mano sia del marito che del ragazzo. A ciò, si aggiunse pure l’incendio del fuoristrada, modello “campagnola”, di proprietà del 65enne che fece accrescere ancor di più in lui il risentimento nei confronti del genero e dei nipoti, fino a provocare il delitto di sangue. A riprova di ciò ci sono le parole che Avenoso avrebbe detto al culmine dell’ennesimo litigio con Greco: «Con te se non ti ammazzo non finisce mai».

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