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Tradizionale pellegrinaggio diocesano del 25 aprile al Santuario “Madonna di Porto”

Anche quest’anno si è svolto il tradizionale pellegrinaggio diocesano del 25 aprile verso il Santuario “Madonna di Porto”. L’intensa giornata di fede e preghiera è stata caratterizzata dalla presenza delle Aggregazioni Laicali diocesane, che, assieme all’Arcivescovo, si sono date appuntamento nella Chiesa Madre di Gimigliano per raggiungere in pellegrinaggio la Basilica, dove Mons. Maniago ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.

“È certamente una festa importante quella che stiamo vivendo – ha sottolineato mons. Maniago nella sua omelia – e tutti arriviamo qui, noi pellegrini, portando nello zaino del nostro cuore tante cose da presentare davanti a Maria e lo facciamo con fiducia, perché sappiamo che lei sa accoglierci sempre. [...] È davvero una madre, una madre unica. […] Lei davvero deve esserci madre, non che ci risolve i problemi, ma madre che ci aiuta a vivere da cristiani e a trovare nella nostra fede, nella fede in Gesù Cristo suo figlio, nostro Signore, il Risorto, colui che è morto e vive adesso immortale accanto a noi, in lui la fonte della nostra luce e della nostra gioia”. Mons. Maniago ha poi invitato l’assemblea a chiedere a Maria di ringraziare per noi “il Signore, perché, intanto, ci ha aperto questo luogo di grazia che è il luogo dove sorge questo Santuario. […] Vogliamo ringraziare la provvidenza di Dio insieme a Maria perché ha fatto di questo luogo un luogo di conversione, un luogo di rigenerazione, un luogo di fiducia, di speranza, un luogo dove si guarisce da tante malattie […]. E vogliamo ringraziare la provvidenza insieme a Maria perché questo luogo è riconosciuto, questa chiesa, come Basilica Minore. […] Anche il Santo Padre ci dice con forza che questo è un luogo di grazia per cui lo dobbiamo custodire e vivere e far vivere con la nostra fede, il nostro ritrovarci, il nostro vivere momenti importanti del nostro cammino di fede personale e come Chiesa di Catanzaro-Squillace, […] farlo vivere come un tempio vivo, che diventa vivo solo se ci siamo noi qui a pregare, ad aprire il nostro cuore all’intercessione di Maria, a celebrare i sacramenti, a vivere con gioia momenti di serenità e anche di pace insieme, come un popolo, che vive fraternamente, un popolo che vive in pace”.

Ha, inoltre, ringraziato il Signore per il Cammino Sinodale, che sta impegnando tutta la Chiesa e “ci ricorda che noi siamo popolo e che attiviamo la bellezza del nostro essere Chiesa solo se sappiamo camminare insieme: camminare insieme nelle nostre famiglie, camminare insieme nelle nostre comunità, e anche nei nostri gruppi, movimenti, associazioni, se sappiamo camminare insieme come società civile”. E Maria è davvero madre e modello di una Chiesa sinodale!

“Voglio davvero presentarvi al Signore – ha concluso l’Arcivescovo – a suo Figlio, nostro Salvatore, che questo è il tuo popolo, questo è il tuo popolo che vive come tu chiedi, lo abbiamo sentito risuonare nella prima lettura, che vive della tua Parola, che segue la tua Parola, che vive di quel trovarsi insieme a spezzare il pane nella celebrazione della messa, nell’Eucarestia, che vive nella fraternità, cioè in quell’amore vicendevole che diventa attenzione, cura, rispetto gli uni per gli altri, che vive pregando insieme. […] Questo ci invita a fare il Signore, questo ci chiede oggi Maria accogliendo i nostri zaini pieni di desideri, ci risponde anche chiamandoci a seguire Gesù, a seguire la sua Parola, a vivere e a testimoniare quel pane spezzato che è salvezza del mondo”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, mons. Maniago ha affidato due intenzioni di preghiera: continuare a chiedere incessantemente il dono della pace, perché la guerra è la sconfitta della nostra umanità, e pregare per il dono delle vocazioni, di cui ricorre domenica prossima la giornata mondiale. La giornata è proseguita, nel pomeriggio, con l’Adorazione Eucaristica, animata dalle Aggregazioni Laicali presenti, mentre incessante è continuato l’affluire dei pellegrini fino a sera.

La nota del Consiglio di Amministrazione della Basilica Madonna di Porto

Il presidente del consiglio di amministrazione don Vincenzo Zoccoli e il consiglio tutto esprimono comliacimento e soddisfazione per la partecipata e numerosa presenza dei pellegrini a Porto in occasione del pellegrinaggio diocesano del 25 aprile. In particolare si ringrazia l'amministrazione comunale di Gimigliano guidata dal sindaco Laura Moschella per i qualificati interventi realizzati nella valle di Porto, con i nuovo servizi igienici, il parco giochi e la cura del verde attrezzato. Grazie anche alle forze dell'ordine, ai carabinieri di Gimigliano e al comandante Francesco Aloisio, ai vigili urbani e alle associazioni che hanno contributo a rendere sereno e sicuro il pellegrinaggio. Grazie anche alla sinergia con l'amministrazione provinciale di Catanzaro e al consigliere Alessandro Falvo.
Il consiglio fa propri i sentimenti di gratitudine del nostro Arcivescovo Claudio Maniago, pellegrino a Porto e fervido sostenitore della vita e del ruolo della Basilica alla vigilia del decimo anniversario della elevazione.
Grazie anche al vicario foraneo don Antonio Ranieri al delegato per la Pastorale don Ivan Rauti e ai sacerdoti che assieme ai Padri Servi dei Poveri hanno garantito il servizio di spiritualità ai pellegrini e tutte le componenti della comunità parrocchiale di Gimigliano, dai cori ai ministranti al comitato festa.
Il consiglio ringrazia in modo particolare i volontari della Basilica coordinati con passione e competenza dal diacono don Andrea Arcuri. Ci prepariamo a vivere un mese di maggio intenso con le celebrazioni per il decimo anniversario della Basilica il prossimo 1 maggio, la pratica dei Sette Martedi e il grande appuntamento della festa della Madonna in programma dal 28 al 30 maggio.

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