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Teatro gremito e applausi, Don Giovanni è un successo: le foto dello spettacolo a Catanzaro

Tra il fumo denso e le fiamme dell'inferno un grandioso Don Giovanni ha concluso la sua carriera di libertino che non si pente ma preferisce correre consapevolmente verso la morte, nell'allestimento andato in scena al Politeama di Catanzaro per la regia di Luciano Cannito e la scenografia di Michele Della Cioppa.

Un teatro gremito ha scandito con applausi l'opera di Mozart (librettista Da Ponte) che ha aperto la nuova stagione teatrale.

Una produzione della Fondazione Politeama, realizzata dal sovrintendente Gianvito Casadonte e finanziata dalla famiglia Colosimo, che ha voluto con questa iniziativa ricordare il Cavaliere del Lavoro e mecenate Giovanni Colosimo nel primo anniversario della morte, come sottolineato dal sindaco Sergio Abramo salito sul palco prima dello spettacolo, affiancato da Casadonte e dal direttore generale Aldo Costa, per porgere ai familiari (la vedova Ciana e i figli Massimo, Lilli, Marcella e Maura) il ringraziamento della città, che poco prima della sua scomparsa aveva conferito a Colosimo la cittadinanza onoraria "per i suoi alti meriti".

E' stato un grande evento collettivo e un affiatato gioco di squadra lo spettacolo fedele all'impianto scenico originario e interpretato da Carlo Colombara nel ruolo dell'ironico e beffardo seduttore che, come osserva il maestro Cannito, anticipa Freud nel rappresentare l'uomo che non conosce sensi di colpa.

Decisamente apprezzato Marco Camastra nelle vesti del servo Leporello che riproduce in versione semi-comica i vizi e la viltà del suo padrone che inganna con sfacciate menzogne tutte le donne che gli vengono a tiro, precorrendo la tipologia di maschio "rapace" oggi stigmatizzata dal movimento #metoo.

Belle e brave negli eleganti costumi realizzati da Giusy Giustino del teatro San Carlo di Napoli e nelle acconciature create da Annamaria Sorrentino le "vittime" dell'impenitente libertino, Renata Vari (donna Anna), Joanna Parisi (donna Elvira), Maria Francesca Mazzara (Zerlina).

Molto applauditi gli interpreti maschili Alessandro D'Acrissa (Don Ottavio), Eugeniy Stanimirov (il Commendatore), Francesco Baiocchi (Masetto), così come il coro lirico "Francesco Cilea" di Reggio Calabria diretto da Bruno Tirotta e, chiamato sul palco con una lunga ovazione, Marcin Nalecz-Niesolowski che ha diretto l'Orchestra Filarmonica della Calabria (direttore musicale Filippo Arlia).

L'intero ricavato della vendita dei biglietti dell'opera sarà devoluto in beneficenza, in favore delle famiglie povere di Catanzaro.

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