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Vibo, il concerto del maestro Paolillo al liceo “Capialbi” incanta il pubblico - Le foto

Ha avuto grande successo di pubblico e di critica il recital di musica classica organizzato dal liceo musicale e coreutico statale Capialbi di Vibo Valentia che, guidato dal dirigente scolastico Antonello Scalamandrè, l’aveva previsto nell’ambito del Piano Triennale delle Arti, in collaborazione con USR, ATP, Amministrazione comunale e provinciale di Vibo, Incontri Mediterranei e Unesco.

Il Maestro Paolillo, con la sua eccezionale tecnica pianistica e raffinatezza interpretativa, ha proposto Elegia, quattro Ballate, Notturno in si maggiore, Dorica, Beginning (con il Maestro Francesco Sgotto al clarinetto, ex studente del liceo musicale, diplomatosi al conservatorio di Vibo con lode e frequentante il corso di perfezionamento in clarinetto presso l’Accademia nazionale S. Cecilia di Roma), Un pensiero per Piero Cusato e Studio “Ecce Homo”, bellissime composizioni scritte da Pasceri in periodi diversi.

L’esecuzione virtuosistica e trascendentale di Paolillo ha incantato i presenti, provenienti da varie parti della Calabria, tanto che a fine concerto e dopo il bis richiesto e ottenuto,  hanno ringraziato gli esecutori e il compositore per l’indimenticabile serata, che ha trasformato il capoluogo di provincia in centro musicale di primordine.

Se è vero che solo ai geni è consentito tradurre e recitare un testo in tutte le lingue, allora il pianista Paolillo, durante il concerto, ha fatto qualcosa del genere, coinvolgendo e sublimando il pubblico, facendo vibrare armonicamente ad ognuno le corde e le parti nascoste del cuore e dell’anima.

Il concerto, che ha creato un clima suggestivo, emozionante e quasi surreale, scandito da calorosi applausi fino all’autentica ovazione finale per i protagonisti, ha evidenziato come il massimo rigore che appare nelle composizioni del Maestro Pasceri derivi dall’impostazione di regole in cui consonanza e dissonanza si coniugano, producendo un materiale sonoro tale da allargare il concetto di suono possibile, assumendo a criterio costruttivo la sequenza, e come la densa scrittura delle sue opere richieda sempre un’ottima tecnica da parte dell’esecutore, unitamente ad un elevato grado di maturazione e di calibratura del suono, che il maestro Paolillo ha dimostrato di possedere, eseguendo ed interpretando nel migliore modo possibile ogni partitura.

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