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“La città delle pietre”, il tentativo di dare un significato ai sassi di Nardodipace

Continua a regalare atmosfere originali e uniche la prima edizione del  “Megalithos Festival”, promosso dal Comune del piccolo centro montano del vibonese in collaborazione con  le  associazioni “Stilaro Trekking”, “Casale” di Fabrizia e “Solo Sentieri”che chiuderà i battenti domani nel Geosito A.

Ieri pomeriggio, ai piedi delle misteriose e maestose "pietre" è andata in scena una suggestiva rappresentazione teatrale affidata alla bravura e alla creatività della cooperativa Edizione straordinaria Scuola di teatro Enzo Corea che recupera l’appuntamento mancato di domenica scorsa, saltato a causa del maltempo.

 “La città delle pietre”  è il tentativo intimo e riuscito da dare un significato ai sassi di Nardodipace. Gli allievi e le allieve del direttore artistico Salvatore Emilio Corea – che ha scritto e diretto l’opera - hanno letto e sentito varie leggende a riguardo e ne hanno voluto scrivere una propria e originale che potesse rendere questo posto ancora più magico. E così Geosito di Nardodipace, diventa la dimora dei figli di nessuno, i bambini scacciati dalla Terra del Dove che vivono ai margini di una civiltà di un tempo che fu nascosti e protetti  dai megaliti. Nel silenzioso abbraccio della montagna, all’ombra del caloroso abbraccio delle pietre, si susseguono i quadri teatrali degli  attori della compagnia diretta da Corea.

“È questa la nostra storia - dicono le ragazze e i ragazzi del Teatro di Mu - i cui i protagonisti sono ragazzi e bambini che hanno a che fare con un mondo magico, come magica è la natura di questo posto incantato. Fino all'alba che verrà. Dentro l'alba che verrà”.

Personaggi ed interpreti: Puck - Karola De Tommaso; Lenut - Valentina Mazzei;  Arami - Carlotta Abronzino; Ferula - Laura Zinni; Margherita - Arianna Aversa: Blimunda - Giulia Petrolo; Ciaula - Matilde Abronzino; Momo - Nairi Montesano; Sonja – Chiara Tallini; Ismaele - Alessandro Muleo; Alice - Giorgia Procopio; Cosette – Gaia Anzalone; Dulcinea – Giorgia Pietramala; Fedra - Elisa Argentieri Piuma; Nelly -  Sofia Trovato; Arloc - Marianna Greco; Evut - Giorgia Longo; Timbar - Davide Colicchia; Mist - Marta Anzalone. Responsabile tecnico, Davide Esposito.

Oggi pomeriggio al Geosito B  il laboratorio di campanacci seguito da  “Allerva Radicchia”, anteprima nazionale del concerto per campane a campanacci. Di Christian Ferlaino, musicista e ricercatore dell'università di Edimburgo, gli interessi del quale spaziano dalla musica di tradizione alla musica jazz e all'improvvisazione e dal concerto  per voci a cappella “A Stisa Blues” Di Rrosa Trio (Anna Maria Civico / Elena D’Ascenzo / Ambra Battistelli). Proposti cant   e sentimento nella tradizione musicale e vocale del Mediterraneo: Calabria, Abruzzo, Puglia, Sicilia, Umbria. Musica arbereshe di Calabria.

Domani la chiusura del  “Megalithos Festival”.  Dopo la “Sagra della Capra” prevista per le 13 – nel Geosito A – alle 15 è previsto il concerto per tamburi a cornice e voce di Andrea Piccioni; alle ore 16 – Trekking tra le “Pietre Incastellate”; alle ore 17 – (Geosito B) le “Risonanze tra terra e cielo”, il Coro gregoriano Ancillae Domini diretto da Licia Di Salvo.

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