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Lamezia, "L’Otello, l'ultimo bacio" si aggiudica la sesta edizione del Premio Bronzi di Riace

L'opera di di Fabrizio Voghera è stata messa in scena dalla compagnia teatrale "A regola d'arte", dell’insegnante Tiziana De Matteo: "Perfetta compenetrazione tra musica e recitazione"

Si è conclusa con successo di pubblico e calorosa partecipazione, la sesta edizione del prestigioso “Premio Bronzi di Riace”, manifestazione organizzata nella cornice del teatro comunale lametino, Grandinetti, dalla Federazione Italiana Teatro Amatoriale (Fita)- Comitato Regionale Calabria con il supporto dell’associazione I Vacantusi, e il patrocinio del comune di Lamezia Terme.

A vincere il premio Fita edizione 2021, è stato lo spettacolo "Otello, l'ultimo bacio" di Fabrizio Voghera, messo in scena dalla compagnia teatrale "A regola d'arte", dell’insegnante Tiziana De Matteo.
Sul palco, a consegnare il riconoscimento come miglior spettacolo, sono saliti i rappresentanti Fita regionale e nazionale, Consolato Latella e Giuseppe Minniti, insieme al vicesindaco della città di Lamezia Terme, Antonello Bevilacqua.
Un riconoscimento che segna un plauso per la costanza e determinazione mossa dalla passione, nel portare avanti, pur in un periodo di forti criticità, l’arte teatrale amatoriale, che si coniuga sempre più incisivamente con professionalità di contenuti, messa in scena, valenza sociale.

"L’Otello, l’ultimo bacio" di Fabrizio Voghera – sottolinea Tiziana De Matteo – ha portato sul palcoscenico una perfetta compenetrazione tra musica e recitazione, proiettando il dramma della gelosia nel contesto reale in cui viviamo. Otello e Desdemona sono sì i protagonisti dell’opera, ma possono essere contestualizzati nella nostra realtà, proiettandone il dramma della cieca gelosia, in una delle purtroppo sempre più consuete notizie, che riempiono la cronaca nera dei nostri giorni".
"Un riconoscimento teatrale – spiega il presidente Fita Calabria, Consolato Latella – che pone l’accento oltre che sull’aspetto scenico, sul profondo messaggio che lo spettacolo porta con sé, quale appunto, condanna della violenza contro le donne e, in generale, di ogni impulso che non muova da amore e civile convivenza. Il teatro è proprio questo – continua il presidente – comunicazione emozionale e sociale attraverso il potere della finzione scenica e grazie alla passione di tutti gli attori. Voglio infatti – conclude Latella - rivolgere il mio ringraziamento a tutte le compagnie Fita, per il grande coraggio avuto promuovere l’arte scenica in un periodo così complesso come quello pandemico, purtroppo ancora non concluso, ma che ci ha visti, finalmente, ritornare a teatro con il sorriso e la voglia di socialità, se pur ancora con la mascherina. Ed un grazie lo chiedo per la commissione giudicatrice - ha precisato – che in questi mesi ha continuato a svolgere il suo faticoso ruolo di seguire le compagnie in ogni dove ed in ogni quando, riuscendo ad esprimere un giudizio nel rispetto di tutto e tutti".

"Dalla giuria altresì - dichiara Michele Spataro, uno dei tre giurati insieme a Consolato e Minniti - giunge orgoglio per i grandi risultati ottenuti da tutte le associazioni teatrali, che hanno dimostrano, di spettacolo in spettacolo, crescita artistica, umana e professionale se pur, lo ricordano, di matrice amatoriale".
Dopo la consegna del premio, alla presenza dei padroni di casa, i Vacantusi, con Nico Morelli e Walter Vasta, i mattatori della rassegna lametina, è stata ufficialmente indetta la settima edizione del premio.
La serata di premiazione ha visto, inoltre, la messa in scena dello spettacolo “Minchia Signor Tenente!” della compagnia “Il volo delle Comete” di Amantea, regia di Giacomo Aversa. Sono stati loro, dunque, i primi partecipanti, alla nuova edizione del concorso Fita.

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