Musica sparata a palla, canti, balli e, poi, carri e maschere sotto un diluvio di coriandoli. Nelle vie di Limbadi irrompe il Carnevale e la gente s’abbandona alla festa e all’allegria gettandosi alle spalle un anno difficile da dimenticare, ma, sicuramente, da relegare nell’angolo più lontano della memoria collettiva. Il paese ritrova la sua coesione e la forte voglia di normalità.
Il modo migliore per dimostrarlo era quello di rilanciare un appuntamento che ormai si ripete da anni. Gli sforzi della Pro loco e di quanti hanno lavorato per allestire gruppi e carri sono stati premiati dal grande successo della manifestazione. Centinaia di persone provenienti anche dai comuni vicini hanno assistito alla sfilata lasciandosi travolgere dal clima festoso. C’era qualche timore per le condizioni climatiche che sembravano dovessero guastare tutto. Anche il maltempo, però, s’è messo da parte dando via libera ad un’edizione del Carnevale limbadese tra le più belle tra quelle tenutesi nel corso degli anni. Organizzatori, gruppi, maschere e carri si sono ritrovati poco dopo mezzogiorno nella centrale piazza Marconi per sistemare gli ultimi dettagli.
Poi, all’orario stabilito, il serpentone carnascialesco ha lasciato la piazza e, in un tripudio festoso e sonoro, ha cominciato a scivolare tra due ali di folla sotto gli occhi divertiti di adulti e bambini. A spargere allegria i gruppi “Le quattro stagioni”, “Le principesse riciclate”, “Giungla in città”, “Teatrino”, “Cenerentola”, “Il mago di Oz”, “Ki boy”, “Le rocchelline”, nonché i carri “La bella e la bestia”, “La carica dei 101”, “Queen” e, in testa a tutti, l’ “Arlecchino” della Proloco guidata dal dinamico Mimmo Barbaro. Alla fine non sono mancati premi e riconoscimenti.
Il gradino più alto del podio è toccato al “Teatrino” dell’associazione “Cambia...menti” per i gruppi e al carro “La bella e la bestia” allestito dalla “Fm Dance Accademy” di Francesca Marturano. Ad entrambi i vincitori, al pari di tutti gli altri partecipanti, è spettata in premio...la forte gratitudine delle mille persone che, grazie all’impegno di gruppi, associazioni e semplici cittadini, hanno potuto trascorrere un pomeriggio di sana e allegra socialità.
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