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Lamezia, il messaggio di Antonio Saffioti trasmesso agli studenti dell’istituto comprensivo “Manzoni Augruso”

A quasi un anno dalla scomparsa di Antonio Saffioti, militante politico e operatore culturale, il mondo della scuola porta avanti il suo messaggio di pace, di inclusione e di amore per il prossimo, affinché siano proprio le giovani generazioni, protagonisti del futuro, a cogliere nella lettura di Antonio nuovi stimoli orientati alla trasmissione della bellezza. Un quadro realizzato dagli studenti della III D, con le parole chiave della vita e del messaggio di Antonio Saffioti, da oggi è collocato nell’istituto comprensivo “Manzoni Augruso” che ha partecipato alla prima edizione del concorso per le scuole “Antonio: una storia di buona vita” promosso dalla famiglia Saffioti, dall’associazione “Il Girasole”, dalla casa editrice “Grafiché Editore” in collaborazione con il "Sistema Bibliotecario Lametino" e il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.
“Questi ragazzi – ha affermato la dirigente Anna Primavera – hanno avuto l’opportunità di fare un pezzo di strada insieme ad Antonio, pur non avendolo conosciuto fisicamente. Antonio ha dato tantissimo al mondo della disabilità qui a Lamezia, per quello che ha fatto, per quello che ha detto e soprattutto per esserci stato. Antonio ha fatto la storia di questa città partecipando ad ogni momento della vita di Lamezia, dal sociale alle manifestazioni culturali fino al recente impegno politico. Vogliamo portare avanti il suo messaggio ogni giorno, in questa scuola che ha come mission formativa principale quella di rendere i nostri studenti persone inclusive, capaci di fare spazio a tutti, non costruttori di barriere ma facilitatori di vita”.
A spiegare i dettagli del percorso portato avanti dagli studenti della III D, insieme alle docenti Eleonora Sirianni e Ida Panza, la docente Caterina Fazio che ha sottolineato come “i ragazzi abbiano lavorato prima individualmente, a cominciare dalla scelta delle parole che più li hanno colpiti nei due libri, per poi accorgersi che ogni parola e ogni elemento collocato nel quadro era la prosecuzione dell’altro. Abbiamo cercato di tradurre con il linguaggio dell’arte lo straordinario messaggio della vita di Antonio attingendo alle tecniche dell’arte contemporanea, con elementi di cubismo, graffitismo, pop art, stimolati dal fatto che dietro ogni foto di Antonio presente nei due libri si vede spesso un’opera di arte contemporanea. Oltre agli attestati agli studenti che hanno partecipato al progetto, sono stati consegnati alla scuola alcuni volumi di autori calabresi, donazione di Costantino Fittante al concorso.

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