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Al via il "Festival delle Erranze e della Filoxenia"

Evento promosso da una rete di associazioni, con l’ambientalista e scrittore Francesco Bevilacqua, per valorizzare l’area del Reventino-Mancuso

Tutto pronto per l’edizione 2021 del “Festival delle Erranze e della Filoxenia”, l’evento promosso da una rete di associazioni con il supporto dell’ambientalista e scrittore Francesco Bevilacqua, con l’intento di valorizzare l’area del Reventino-Mancuso.
Il tema di quest’anno è “Civiltà rurali: uniche e plurali” e prevede una serie di incontri in diversi borghi (Bianchi, Carlopoli, Conflenti, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme, Martirano Lombardo, Motta S. Lucia, Nocera Terinese, Panettieri, Platania, Serrastretta).

Il primo appuntamento è previsto per domenica 27 giugno a San Mazzeo (Conflenti). Al mattino la comunità Sant’Anna di San Mazzeo e il gruppo Agesci “Lamezia Terme I” organizza un cammino-pellegrinaggio verso la cima del Monte Faggio dove don Andrea Latelli celebrerà una “Messa per l’uomo e per la terra” sui temi dell’enciclica “Laudato si’”. L’evento è aperto a tutti, soprattutto alle famiglie.
“Abbiamo scelto come tema “Civiltà rurali: uniche e plurali” – hanno spiegato i promotori del Festival – perché crediamo che occorre convincere e soprattutto convincerci - chi vive in contesti rurali e naturali del Sud - che anche noi possiamo essere protagonisti di una civiltà, anzi di una diversa forma di civiltà, più resiliente, meno omologata, più attiva, identitaria e nello stesso tempo plurale, pronta alla comprensione dell’alterità ed allo scambio interculturale. Chi vive in contesti urbani, popolati e industrializzati, “civiltà” è senso di realtà virtuale, omologazione culturale, bulimia consumistica. Per chi vive, invece, in piccoli paesi o in contesti rurali “civiltà” è scuola di sopravvivenza quotidiana, abitudine a farsi “istituzioni” personalmente, realtà naturale, distinzione, sobrietà. Piccoli borghi rurali che iniziano a risvegliarsi: non è un caso che con la pandemia sia esploso, ad esempio, il fenomeno del “south-working”, ossia delle persone che vengono a vivere e a lavorare in piccoli paesi del Sud, attraverso moderne forme di lavoro a distanza. Inoltre, nei contesti rurali del Sud rinascono in forma moderna attività imprenditoriali legate alle vocazioni dei luoghi e cresce la coscienza sociale della tutela del territorio”.

Ecco perché “comunità e luoghi, gente e paesaggi sono un tutt’uno inscindibile: i luoghi, il paesaggio, la natura, la cultura sono l’unica, vera attività produttiva di aree interne come quella che ci occupa. Qualunque attività economica (da quelle agro-silvo-pastorali della tradizione, a quelle enogastronomiche, turistiche, produttive, artigianali, commerciali, dei servizi e dell’innovazione) non può essere avulsa dal contesto del paesaggio in cui essa è inserita e anzi proprio da quel paesaggio deve trarre ispirazione per proporsi come attività vocazionale”.

Un Festival unico, realizzato grazie a una fitta rete di associazioni, fondazioni e pro loco coinvolte sono: Cittadellarte/Fondazione Pistoletto, Hearts for the Earth, Kids’-Guernica, Terzo Paradiso, Espronceda –Institute of Art & Culture, Cammino di Gioacchino da Fiore, Conflenti Trekking, Comunità Sant’Anna di San Mazzeo, I Briganti del Mancuso, Dorian, Progetto Gedeone-Associazione SS. Pietro e Paolo, Pro Loco Martirano Lombardo, Pro Loco Motta S. Lucia, Pro Loco Platania, Pro Loco Serrastretta.

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