È stata una bella manifestazione di “Sport, mare, arte e cultura” quella di martedì 19 luglio alla quale hanno partecipato gli atleti e i dirigenti di Special Olympics, rappresentati dalla direttrice regionale Luisa Elitro e da quella provinciale Rossella Ciconte, e i rappresentanti del Kiwanis, il cui contributo è stato fondamentale per la buona riuscita di quella che si è rivelata una vera festa.
Erano presenti il presidente del Kiwanis Club di Vibo Valentia, Mario Martina, la segretaria Ermanna Vezzoli e i soci Basilio Valente, Franco Sicari e Riccardo Celano.
Basilio Valente, Luogotenente della Divisione kiwaniana Calabria 12 Magna Grecia, ha allestito il gazebo, mentre il club, su interessamento di Riccardo Celano, ha messo a disposizione la barca che per due volte ha fatto il giro del Golfo di Sant’Eufemia con a bordo ragazzi e accompagnatori. L'imbarcazione era affiancata dalla motovedetta CP 808 della Guardia Costiera e seguita dalla barca del presidente Martina.
I ragazzi, si percepiva dai loro volti entusiasti e gioiosi, hanno molto apprezzato l'uscita in mare, nella giornata limpida e tranquilla e si sono sentiti ancora protagonisti quando, nello spiazzale della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, si sono esibiti nelle loro specialità sportive di karate, pallacanestro e danza.
Dopo i saluti del Comandante della Capitaneria di Porto, dell'Assessore allo Sport e Turismo della Città, Michele Falduto, che si è congratulato per la bella iniziativa, e di Elisabetta Carioti, delegata provinciale del Comitato Italiano Paralimpico, la giornata è proseguita a Soriano con il pranzo al ristorante, con le visite a una fabbrica di cioccolato e al Museo e ai Ruderi del Convento domenicano. Una nota di colore è stata l’idea del Tesoriere Nazionale kiwaniano Gino Ricciuto che ha offerto il "tartufo" di Pizzo, realizzato nei tre colori della bandiera (pistacchio, cocco e fragola) in omaggio alla bella vittoria della Nazionale agli Europei di Calcio. Un sentito grazie, infine, a Special Olympics il cui obiettivo è il rispetto e l’inclusione nella società dei ragazzi con disabilità intellettive, che vengono accolti nella struttura indipendentemente dalle loro capacità e dal loro stato.
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