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Joppolo, si è concluso il viaggio della solidarietà in bici di Samuele Zago e Marco Roveda

Si è concretizzato il progetto "Dal Raboso del Piave all’Amaro del Capo", un viaggio in bicicletta per promuovere una raccolta fondi a favore del reparto di terapia intensiva pediatrica di Padova

Sono giunti, come avevano promesso, alla vigilia di Ferragosto, a Coccorino di Joppolo, Samuele Zago e Marco Roveda, partiti in sella alle loro bici il 5 agosto da Tezze di Piave, frazione di Vazzola in provincia di Treviso, concretizzando così il progetto "Dal Raboso del Piave all’Amaro del Capo", un viaggio in bicicletta per promuovere una raccolta fondi a favore del reparto di terapia intensiva pediatrica di Padova.

Una pedalata dietro l’altra e zaino in spalla, partendo dal verde delle colline venete per arrivare all’azzurro del mare calabrese attraversando l’Italia per circa 1200 chilometri. Un viaggio suddiviso in dieci tappe, alla scoperta di nuovi territori e dei prodotti tipici locali. Ad accogliere i due ciclisti ai quali si sono aggregati a Matera, Sara Contin e Giorgio Bonetto, un gruppo di ciclisti della "Fiab San Costantino Bicinsieme paesaggi in movimento" guidati da Raffaele Mancuso, poi tutti insieme hanno raggiunto la piazza della frazione Coccorinello dove ad attenderli vi era una rappresentanza dell'amministrazione comunale, i consiglieri Ambrogio Scaramozzino, Dino Sterza e il vicesindaco Florinda Albino che hanno donato ai nuovi amici, oltre al rinfresco di benvenuto, un cesto con prodotti tipici locali: olio, vino, pecorino di Monte Poro, 'nduja e Amaro del Capo. I ciclisti commossi per il caloroso benvenuto hanno avuto parole di affetto e riconoscenza nei confronti dei presenti.

"A prescindere da quale sia la nostra terra d’origine – hanno affermato i corridori –, il risultato più bello è quello di aiutare gli altri, soprattutto chi vive un periodo di difficoltà. La bicicletta non sarà solo il nostro mezzo di trasporto, ma come tutto lo sport in generale, diventa un momento di forte legame per un gruppo di amici, di socializzazione e scambio culturale con tutte le persone che abbiamo incontrato durante il percorso, di solidarietà visto il nostro impegno di far conoscere il reparto di terapia intensiva pediatrica di Padova e raccogliere fondi per sostenerlo".

Il bene non conosce confini regionali, quindi, e solo l’unione può rendere l’Italia un paese meraviglioso. Per questo il filo rosso della solidarietà, attraverso i prodotti tipici della tavola mediterranea, ha legato il Veneto a Calabria, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Un viaggio, perciò, con l’obiettivo di aggregare persone di diversi territori, attraverso il buon cibo e il buon vino, ma non solo, perché solo uniti e compatti si possono superare i momenti di crisi e fare del bene agli altri. "Dicono che il viaggio è più importante della meta – dichiarano –, ma in questo caso sono significativi entrambi allo stesso modo, perché il viaggio consente di poter raggiungere una meta straordinaria, ovvero quella di fare del bene per gli altri".

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