Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Benedetta a Dinami la statua di San Pio da Pietralcina

L’icona commissionata e donata dal cavaliere Giulio Albanese, originario del luogo ma emigrato in Svizzera

Presieduta dal vescovo Attilio Nostro si è svolta stasera al santuario della Madonna della Catena di Dinami la messa di benedizione della nuova statua di San Pio da Pietralcina, generosamente offerta dal cavaliere Giulio Albanese, un fedele emigrato in Svizzera che ha inteso rispettare un desiderio della moglie. Oltre al parroco della comunità, don Rocco Suppa, alla cerimonia erano presenti tanti altri tra parroci, suore e diaconi della zona, con la partecipazione di una sessantina di fedeli, per rispettare le norme anti Covid. La donazione ricalca una devozione molto sentita a Dinami che, grazie alla fede dell’umile contadina Maria Rosa Cricrì, all’inizio solo epistolare, risale agli anni ’30 del secolo scorso ed è dovuta ad una guarigione della stessa, miracolosamente ristabilita da una grave malattia grazie all’intercessione del frate con le stigmate.

Ciò determinò una vera e propria ondata di pellegrinaggi periodici che, pioneristicamente, iniziò già a partire dagli anni ’50 del ‘900, data da quando gruppi di fedeli partivano col “postale” di Bruno Genco diretti a Pietralcina. Una storia che, con la premessa dello storico Michele Furci, è stata raccontata in un opuscolo realizzato da don Rocco e venduto, dietro offerta, ai fedeli. La statua, invece, è stata realizzata direttamente a Surano, in provincia di Lecce, dall’artista Antonio Papa, discepolo di Antonio Malecore, a sua volta formatosi alla scuola del grande Giuseppe Malecore, di cui esistono diverse statue dei primi del ‘900 anche in molte chiese del vibonese. La messa è stata scandita dall’omelia di monsignor Nostro, che, piegando l’importanza dell’insegnamento che ogni santo ha saputo dare nella sua missione, svolta secondo la propria vocazione, come ogni fedele, da tessera di quel misericordioso mosaico che è l’umanità, dovrebbe fare, ha ricordato la chiamata di San Pio, attraverso due particolari immagini da lui conservate.

Una da bambino, quando venne esortato dalla madre a guardare la vita da una prospettiva diversa, più perfetta e vicina alla volontà di Dio, e una da adulto, che vede un padre Pio scontroso ma di una durezza che traduceva la sua volontà di far dare a tutti il meglio di se stessi e portarli al cielo. Successivamente, non senza difficoltà nel togliere il lenzuolo che lo ricopriva, il vescovo, ricorrendo a una scala, ha svelato la statua in cartapesta, accolta dai presenti con un grosso applauso. Nel finale don Rocco ha ringraziato tutti della presenza, in particolare i cappuccini, don Pietro e don Carlo Maria, che, rispettivamente, hanno parlato della benedizione della statua come momento di gioia, augurando che la stessa sia in mezzo ai fedeli come momento di benedizione e intercessione, e della fiducia nella misericordia di Dio, educando i figli a camminare su questa terra. La nuova statua sarà ospitata nella chiesa di San Rocco, dove i fedeli potranno venerarla come i convenuti hanno sapientemente saputo consigliare.

Caricamento commenti

Commenta la notizia