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Eplibriamoci: il premio Epli sulla pace a Pietro Lopresti, studente di Acquaro

Si è conclusa dei giorni scorsi, con la premiazione di Pietro Lopresti, studente di quinta elementare dell’istituto comprensivo G. d’Antona di Acquaro, la prima edizione del concorso letterario “Eplibriamoci”, organizzato dall’Epli, presieduto da Pasquale Ciurleo (di San Giorgio Morgeto). Curatore del progetto il presidente della Pro Loco di Acquaro, Giuseppe Esposito. Un bambino “pacifico”, Pietro, che a carnevale, nel piccolo centro delle Serre, aveva vinto il concorso per la maschera più significativa, inneggiante alla pace in Ucraina.

E visto che il tema del concorso indetto dall’Epli, prendendo come spunto la pace tra i popoli, e a riferimento la poesia di Gianni Rodari “Dopo la pioggia”, invitava i bambini di quinta elementare di tutta Italia a comporre un elaborato contro tutte le guerre. Quello che, come tanti, ha fatto anche Pietro, che ha scritto dei versi che hanno fatto breccia nella giuria, composta da: Guglielmo Bernabei (presidente); Maria Loscrì; Giuseppe Esposito; Pasquale Ciurleo; Francesca Agostino. “Pace, questa parola non a tutti piace, alcuni pensano sia come la guerra, che la pace sia dopo la conquista di una terra. Invece non è così, e se non ci credi leggi qui: la pace son bambini che si tengono per mano, oppure una famiglia seduta sul divano. La pace è nelle parole, la pace è nei gesti: queste regole devi rispettare. Non so se ci riesci. «Questo testo scritto in versi -  la sintesi di ciò che scrive Pietro, 10 anni,  a commento della composizione - è frutto della mia reazione il giorno d’inizio della guerra in Ucraina. Nel vedere tutta quella distruzione (i bambini da soli, la gente che partiva, le bombe che scoppiavano, le persone che piangevano…). Spero in un mondo dove il valore della pace sia in primo. Vorrei che ci fosse un immenso arcobaleno che avvolge l’umanità con i suoi colori. Mi auguro - conclude speranzoso - che questo sia il desiderio di tutti e non solo il mio». Versi, rime e commento che hanno colpito i giurati, i quali non hanno esitato a premiare Pietro con una targa ed un voucher per un soggiorno in un parco divertimento della regione con i genitori.

Il curatore, Giuseppe Esposito ha ringraziato, tutti per la partecipazione e l’impegno nell’organizzazione, complimentandosi con il vincitore e con tutti i bambini per i componimenti realizzati e invitandoli alla lettura: «unico modo per contribuire a costruire un mondo migliore, rispetto a quello immaginato dai “grandi”». Il presidente nazionale Ciurleo, dal canto suo, ha voluto sottolineare che  è nelle scuole che Epli vuole avviare un lavoro di prospettiva attraverso una vera sostenibilità culturale e la promozione della cultura, per sensibilizzare le nuove generazioni al tema della pace: «una delle sfide più importanti e difficili da combattere». Bravi gli organizzatori. Ma bravo soprattutto Pietro, che con la sua “ingenua e genuina” sincerità ha saputo conquistare la giuria e vincere il “premio della pace”. Sperando che un po’ di questa “genuina ingenuità” infetti anche coloro i quali questa assurda guerra la alimentano.

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