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La consulta studentesca calabrese s’impegna per una scuola più inclusiva ed innovativa

I coordinatori regionali dei Presidenti delle Consulte provinciali studentesche d’Italia si sono riuniti a Roma, nel salone dei Ministri di Viale Trastevere per lavorare su un documento richiesto dallo stesso Patrizio Bianchi che lo esporrà a Parigi in un convegno internazionale il prossimo 28 Giugno. Tra le 20 delegazioni, soltanto 5 in presenza alle quali sono stati affidati i lavori di coordinamento territoriali e tra esse, per il Sud, quella della Calabria rappresentata da Franca Falduto, Coordinatrice regionale per l’USR diretto dalla D.G. Antonella Iunti ed Elisabetta Napoli, Presidente della Consulta di Cosenza.

Alla riunione di Roma ha preso parte il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, i vertici della D.G. Studente con la dott.ssa Palermo, il Vice Capo di Gabinetto, dott.ssa Capasso e lo stesso Ministro, On.le Patrizio Bianchi che ha encomiato il lavoro di sintesi realizzato dalle Consulte da cui è emersa la volontà di creare una scuola in cui tutti gli individui possano sviluppare un senso di appartenenza e di cura per sé e per gli altri, attraverso una partecipazione consapevole.

Tutti hanno convenuto sul fatto che una scuola innovativa deve aver cura degli ambienti di apprendimento per permettere una piena fruizione degli spazi adeguati ad attività di lavoro cooperativo e ricreative, dove gli studenti possano disporre di strumenti e materiali per lo studio e la socializzazione.

E, pertanto, bisogna ripensare gli ambienti di apprendimento accogliendo nelle scuole quelle metodologie didattiche (come la flipped classroom, il cooperative learning) che permettano a tutti gli studenti di essere protagonisti dei processi formativi attraverso ad una serie d’interventi quali: maggiori investimenti nell’edilizia scolastica, un’adeguata rete di trasporto pubblico, obiettivi didattico-formativi più attuali, maggiore attenzione all’insegnamento della lingua inglese propedeutica a diventate cosmopoliti. Fondamentale anche la necessità d’impegnarsi a realizzare ogni possibile azione mirata alla tutela dei diritti delle persone con disabilità e allo sviluppo delle loro potenzialità col supporto di personale specializzato, tra cui lo Psicologo, che possa aiutare a superare il disagio e prevenire il fenomeno del bullismo e cyberbullismo.

Una scuola inclusiva, infine, deve anche prevedere, a parere della Responsabile delle Consulte, Franca Falduto, percorsi estivi di orientamento e di attività culturali e ludiche volte allo sviluppo della persona che possano fungere da antidoto al fenomeno della dispersione e della povertà educativa. Per agevolare tutto ciò fondamentali risultano le sinergie strategiche con Enti ed Istituzioni per mezzo della rappresentanza studentesca che, mai come in questo momento è valorizzata dal Ministero dell’Istruzione, a livello centrale e periferico, nel riconoscimento di quell’importante ruolo istituzionale sancito da un decreto del Presidente della Repubblica nel 1996 ed, a tutt’oggi, attualissimo.

 

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