Si compie uno dei grandi progetti ispirati dalla Serva di Dio Natuzza Evolo, morta in odore di santità, all’età di 85 anni, il primo novembre del 2009. La statua della Vergine Maria, poco dopo le 21, ha fatto il suo ingresso, tra gli applausi, nella chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime che sarà aperta al culto sabato prossimo (ore10) dopo anni di attesa e di vicissitudini. Centinaia i fedeli presenti, soprattutto tantissimi giovani che hanno partecipato durante tutto l’arco della giornata tra Mileto e Paravati all’incontro fortemente voluto dal vescovo Attilio Nostro in occasione del Perdono di Assisi, abbinato all’accoglienza dell’effigie del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime nella nuova chiesa.
La sacra effige lignea - giunta a Paravati il 13 novembre del 1993 - è stata realizzata per volontà di Fortunata Evolo e sotto sue precise indicazioni dal maestro Conrad Moroder di Ortisei, esattamente come a lei appariva: ”Una bellissima ragazza di 15/16 anni vestita di bianco, con la pelle bianca, sollevata da terra e circondata di luce”. Il suo arrivo avvenne nel pomeriggio di 29 anni fa sotto la pioggia in piazza “Madonna degli Angeli” alla presenza di migliaia di pellegrini. Da un filmato girato non appena la statua giunse nella sede della Fondazione si ricavano le parole entusiaste pronunciate dalla mistica: “E’ bella! E’ veramente una bella creatura!“. Parole che sono rimaste impresse nella memoria di tutti
Da allora ogni anno questa data viene ricordata dai tanti pellegrini che giungono nella Villa della Gioia e, in particolare, dai rappresentanti dei cenacoli di preghiera, sparsi in ogni parte del mondo, sui quali Natuzza non si stancava mai di ripetere: “Sono contenta dei Cenacoli perché molte famiglie, che erano lontane da Dio e senza pace, si sono avvicinate a lui e sono tornate delle famiglie serene”. Ed ancora: “Fate cenacoli di preghiera! Moltiplicateli! La Madonna - ricordava spesso Fortunata Evolo - vuole che si conoscano, sia quanti sono, sia quello che fanno, per testimonianza. I cenacoli devono essere - sottolineava - come una catena d’amore perché sono come i parafulmini”.
Ma torniamo al momento dell’arrivo. Non appena quel pomeriggio la statua giunse a Paravati il vescovo di allora monsignor Domenico Tarcisio Cortese, durante la celebrazione eucaristica, con la preghiera di benedizione espose la sacra immagine alla pubblica venerazione con il titolo di “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”. Da allora la sacra effige fino è sempre rimasta esposta nella cappella della fondazione dove per anni ha ricevuto le suppliche e le preghiere di migliaia di fedeli. Da stasera - come era stato già stabilito a suo tempo - la Vergine Maria ha trovato collocazione nella sua nuova casa, ovvero la chiesa che lei chiese all’allora giovane Natuzza di edificare nel lontano 17 gennaio 1944: «Ci sarà un giorno – disse quel giorno la Madonna a Fortunata – una nuova e grande casa per alleviare le necessità di giovani, anziani e di quanti si troveranno nel bisogno e una grande chiesa che si chiamerà Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime».
L’ingresso della statua nella “grande e bella chiesa” – realizzata con le offerte di centinaia di migliaia di fedeli - è stato caratterizzata da altri momenti significativi tra cui la liturgia penitenziale e la celebrazione, presieduta dal vescovo monsignor Attilio Nostro, dal sacramento della riconciliazione e dal canto del magnificat. A seguire ci sarà da parte dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano, l’inaugurazione, di via Natuzza Evolo. Tutto questo in attesa del grande evento di sabato prossimo per il quale si prevede che a Paravati di Mileto - destinato a diventare uno dei luoghi mariani più importanti d’Italia - arriveranno circa trentamila pellegrini.
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