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Pizzo, inaugurata la Panchina europea dedicata alla memoria di Antonio Megalizzi

Domenica 11 settembre, a Pizzo ha avuto luogo la cerimonia d’inaugurazione della Panchina europea dedicata alla memoria di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista vittima dell'attentato di Strasburgo dell'11 dicembre 2018 . L’iniziativa è stata promossa dalla sezione locale della Gioventù Federalista Europea e dall’Associazione ‘Adesso Pizzo’, nell’ambito del progetto “Panchine Europee in ogni città”. Nella mattinata di ieri, le ragazze e i ragazzi dell’associazione ‘Adesso Pizzo’ hanno provveduto  alla tinteggiatura della panchina con i colori e i simboli dell’Unione Europea. Nel pomeriggio, invece, si è tenuta l’inaugurazione ufficiale nel piazzale antistante il castello aragonese, dove si sono alternati diversi interventi e testimonianze. Ad aprire l’incontro è stata Mariafrancesca Tozzi, vicepresidente dell’associazione ‘Adesso Pizzo’, che ha condiviso con i presenti la toccante lettera di saluto inviata dalla Fondazione Antonio Megalizzi e ringraziato il sindaco di Pizzo Sergio Pititto e l’intera amministrazione comunale per il patrocinio dell’iniziativa. Sergio Pititto, a sua volta,  ha sottolineato il suo orgoglio per i giovani pizzitani impegnati in tematiche sociali e politiche europee, che reca all’intera cittadinanza una ventata di aria fresca e di speranza. Rivolgendosi ancora ai giovani, Pititto si è detto speranzoso che insieme a loro la città di Pizzo potrà traguardare nuovi successi. E infine ha voluto ricordare un amico per la sua prematura e inattesa scomparsa, Raffaele Iorfida, consigliere comunale di Vibo Valentia, definendolo come un amico sincero e un professionista straordinario.
La parola poi è passata a  Mariasophia Falcone, membro di Gioventù  Federalista Europea, che ha sottolineato come la Panchina voglia simboleggiare  l'unità e l'identità dell'Europa che si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Ha auspicato inoltre che quanto prima avvenga quella necessaria riforma istituzionale che porti l’Unione europea ad essere una reale Unione politica e si completi, così, quello che era il progetto iniziale dei padri fondatori. A chiudere i lavori è stato Simone Folino, del Movimento Federalista Europeo della sezione di Vibo Valentia che ha evidenziato l’importanza delle diversità, anche regionali, che rappresentano un qualcosa che unisce anziché dividere.

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