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Vibo Valentia, al "Garibaldi-Buccarelli" si educa all'inclusione

Educare all’inclusione. E’ questo l’obiettivo che l’Istituto Garibaldi-Buccarelli, guidato dal dirigente scolastico Angelo Stumpo, si prefigge attraverso il  percorso: “La solidarietà e i costruttori di pace: inclusivi e non “e” sclusivi”. Il progetto, realizzato grazie alla tenacia della docente di strumento musicale Letizia Tropeano, vede protagonisti gli alunni di strumento musicale,  le terze classi della scuola media e tutti i docenti. Sarà un itinerario di conoscenza, cultura ed educazione alla pace e al rispetto dei diritti che si apre, il 13 dicembre, con la proiezione del film – al cinema Moderno alle 15 – “Andra e Tati, bambine ad Auschwitz” e si concluderà  il 9 febbraio 2023 con un grande concerto aperto al pubblico.  Dopo la proiezione del film, in diretta streaming, gli studenti potranno interagire con le due protagoniste Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute all’orrore dell’Olocausto. A moderare l’iniziativa saranno Marco Caviglia e Micaela Felicioni della Fondazione Museo della Shoah di Roma. L’interessante progetto mira anche a soffermarsi su due importanti obiettivi dell’agenda 2030, il goal 5 che si prefigge l’eguaglianza di diritti tra uomini e donne, e il goal 16 che  punta invece  alla pace e alla giustizia per tutti. E’ l’insegnamento,  infatti, insieme alla memoria a costruire coscienze illuminate. C’è bisogno di continuare a ricordare, secondo l’organizzatrice,  affinché mai più possa verificarsi un’altra catastrofe come la Shoah, parola che in ebraico significa appunto catastrofe, disastro, distruzione. Il percorso rientra, per altro, nel curricolo verticale di educazione civica, precisamente, nel nucleo tematico: “Io e l’altro – educare al rispetto e alla dignità”. L’istituto “Garibaldi-Buccarelli” punta, dunque, all’esempio e alla partecipazione attiva, contro l’indifferenza e la rassegnazione. Ed ecco che, se per i sopravvissuti ai campi di annientamento raccontare è  un’esigenza,  per la Scuola lo è il ricordare sempre e per sempre, in una memoria che genera futuro e che deve trasmettere alle nuove generazioni il significato del rispetto per l’altro.

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