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San Gregorio d'Ippona, l'oro verde industria d'eccellenza e fabbrica di posti di lavoro

Numeri importanti che fanno dell’olivicoltura calabrese e sangregorese un’industria di eccellenza su scala nazionale perché occupa nel periodo di raccolta e lavorazione delle olive oltre 50mila persone. Il Consorzio “Oro Verde” presieduto dall’avvocato Maria Grazia Pianura, dopo il riconoscimento del Marchio Igp, si è trasformato in ricchezza e posti di lavoro. Dietro questo “sigillo” a carattere europeo ci sono nel piccolo centro agricolo vibonese: 552 ettari di uliveti secolari, 8 oleifici di ultima generazione e centinaia di persone che lavorano 12 mesi l’anno.
«Dietro ogni bottiglia di “Oro Verde” – ha sottolineato la presidente Pianura – c’è un impegno considerevole da parte degli imprenditori del settore olivicolo che hanno investito in tecnologia e manodopera. Il nostro settore sta crescendo  di anno in anno grazie alla presenza di esperti del settore che affiancano  gli imprenditori del settore olivicolo locale. Per produrre il nostro “olio verdone” occorrono competenza e alta tecnologia. I frantoi in funzione h24 sul nostro territorio sono in grado di produrre notevoli quantità di questo alimento dal gusto particolare che sta conquistando non solo il mercato italiano ma anche quello estero».
Ieri mattina, alla presenza del sindaco di San Gregorio D’Ippona, Pasquale Farfaglia, gli imprenditori del settore olivicolo si sono dati appuntamento nell’auditorium dell’Anello Mancante per discutere delle prospettive future dell’industria olivicola di qualità calabrese. Ad intervenire il professore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Antonio Procopio, e il massimo esperto degli assaggiatori professionisti internazionali  Thomas Vatrano.
Il cattedratico, parlando delle  proprietà benefiche dell’olio extravergine di oliva di San Gregorio, ha affermato che rappresenta un’eccellenza italiana. «Questa tipologia di olio richiede processi di lavoro molto particolari. Per arrivare a questo tipo di prodotto occorre seguire un disciplinare tecnico che tenga conto non solo della lavorazione finale, ma anche della coltivazione e della raccolta delle olive. Un olio di qualità se supera certi livelli di controllo può diventare un volano di sviluppo economico importante. San Gregorio è sulla buona strada. Gli imprenditori locali stanno dimostrando una certa attenzione alle nostre indicazioni scientifiche. Un olio buono nasce dalla preparazione dei produttori e da una tecnologia d’avanguardia».
Sulle proprietà benefiche dell’olio verdone, prodotto esclusivamente a San Gregorio d’Ippona, si è soffermato il professore Vatrano che da due anni segue tutte le fasi di produzione negli oleifici locali. «Si stanno facendo grossi progressi qualitativi. La tipicità di questo prodotto incoraggia sempre di più i nutrizionisti ad utilizzarlo nelle diete rigide. Quest’olio se viene utilizzato in giuste quantità non solo fa bene alla salute, ma non ingrassa». Dello stesso parere la biologa nutrizionista Anna Simonetti che lo ha utilizzato in ragazze affette da anoressia. «Ho inserito questo alimento ricco di polifenoli nelle diete di due ragazze. Nel giro di due anni sono guarite riprendendo i chili che avevano perso».
L’industria olivicola di San Gregorio D’Ippona nel periodo della raccolta delle olive occupa almeno 700 persone su una popolazioni di 2600 persone. Migliaia sono le bottiglie di “Oro verde” che circolano negli scaffali dei Supermercati di tutta Italia. Le nuove strategie di mercato puntano a conquistare i palati dei cinesi e degli americani. Su questo fronte sono impegnati il sindaco Farfaglia e la presidente Pianura che hanno già presentato il prodotto nei più importanti convegni nazionali.
Gli studenti degli Alberghieri calabresi e degli alunni del Liceo scientifico “Berto” sono stati i protagonisti assoluti dell’intera giornata dedicata alla conoscenza dei processi produttivi dell’olio extravergine di oliva. Nella mattinata hanno potuto visitare diversi frantoi impegnati nella produzione dell’olio verdone. Dopo le visite guidate i ragazzi hanno potuto assaggiare, con il pane tipico locale,  il particolare alimento dal gusto delicato e piccante.  Oggi proseguiranno i lavori alla presenza del mondo agricolo e dell’olivicoltura calabrese.

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