Sabato 17 dicembre l’Arcivescovo Mons. Claudio Maniago ha incontrato gli Insegnanti di Religione Cattolica (IRC) in servizio presso le scuole del territorio diocesano per lo scambio degli auguri natalizi. L’incontro è stato anche l’occasione per ringraziare Mons. Francesco Isabello e la professoressa Rosaria Marino per la gestione capillare, qualificata e trasparente dell’ufficio di Insegnamento Religione Cattolica a loro affidato.
“Ho voluto questo incontro – ha affermato Mons. Maniago – per far capire quanto siete importanti nel cuore del Vescovo, perché rappresentate una frontiera delicata e importante che è la scuola. Per essere davvero insegnante di religione cattolica non basta, infatti, possedere i titoli, ma occorre vivere la professione con la vocazione e la passione per il Regno di Dio e con lo spirito cristiano di chi è chiamato a testimoniare Cristo e la Chiesa”.
“La nostra società – ha continuato l’Arcivescovo – non può misconoscere i principi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa; quello dell’IRC è un servizio educativo chiamato a riflettere e a dare risposte alle tante domande sul senso della vita. Viviamo altresì in una società multiculturale e multietnica e pertanto non bisogna mai escludere nessuno, bensì bisogna accogliere il valore universale dell'annuncio cristiano”.
“Per svolgere questa missione – ha esortato Mons. Maniago – bisogna essere persone di fede, perché la passione educativa non può che scaturire dalla passione che Gesù ha per tutti. Certamente non siete soli, sapete che la Chiesa è con voi e dovete sentirvi parte della comunità cristiana, impegnandovi in percorsi comunitari e personali di aggiornamento. […] Quella che Benedetto XVI chiamava emergenza educativa è una sfida da raccogliere: se vogliamo parlare con queste generazioni di bambini, adolescenti e giovani bisogna avere molta umiltà e sapere ascoltare; è uno sforzo che dobbiamo fare insieme, uno sforzo comune. Ecco perché Papa Francesco dà tanta importanza al Cammino Sinodale: vuole farci capire quale sarà lo stile nuovo, quello del camminare insieme con l’aiuto del Signore che ci dà la forza”.
“Il cuore del Natale – ha concluso l’Arcivescovo – possa essere quello di fermarci davanti al Presepe che San Francesco inventò per gli adulti per mostrare che i personaggi che lo popolano siamo tutti noi che insieme contempliamo quel Bambino”.
Mons. Maniago ha, inoltre, ascoltato alcuni interventi degli insegnanti presenti, raccogliendo riflessioni ed esperienze alle quali ha dato puntuale riscontro con affetto di Pastore. Ha poi ricevuto in dono una artistica croce pettorale quale segno di vicinanza nella preghiera da parte dell’Ufficio e degli insegnanti.
Caricamento commenti
Commenta la notizia