Ritorna a Soveria Simeri la tradizione del presepe vivente. E ritorna all’insegna dell’umiltà e della pace, con toni sobri e solenni. Ieri sera si è svolta, tra piazza Calvario e via Carducci, l’iniziativa messa in piedi dalla giovane associazione locale “Prima o Poi”, in collaborazione con la parrocchia Santa Maria della Visitazione, e il patrocinio del comune di Soveria Simeri. «Stanchi ma col cuore pieno di gioia. Ieri si è tenuta a Soveria la prima rappresentazione del presepe vivente targato “Prima o Poi”. Abbiamo voluto un presepe minimalista – hanno illustrato i mentori dell’iniziativa, a partire dalla vulcanica Franca Zungrone e dal suo affiatato team organizzativo- per riportare alla luce quello che San Francesco voleva esprimere, un ritorno a costumi più umili della Chiesa stessa ma anche e soprattutto il ricordo che Dio è amore e pace in contrapposizione con tutti gli eventi di belligeranza che vive il nostro pianeta».
Ad assistere al suggestivo evento, oltre ai residenti anche numerosi visitatori dei paesi limitrofi e non solo. La voce narrante, Rossana Talarico, ha guidato i presenti nel suggestivo cammino. La “sacra famiglia” è stata rappresentata da Angelica Fratto, nei panni di Maria, Giovanni Cosco (in quelli di Giuseppe) e la piccola Dorotea Cosco (Gesù Bambino). Al seguito, pastorelli, centurioni, coro di angeli e arcangeli, fino all’arrivo dei Re Magi a cavallo. Ma conosciamo da vicino gli altri protagonisti della serata. Partiamo dall’arcangelo Gabriele, Maria Grazia Generoso, e dai Re Magi Antonio Pisani, Franco Chiricò, Domenico Battista. Con tenerezza, Luigi Malta, Vincenzo Muriella e Federico Onofrio si sono calati nella parte di pastorelli. Davvero d’eccezione si può dire della presenza dei centurioni: si tratta dei ragazzi della “Salus Mentis” di Sellia Marina (accompagnati dall’operatrice Santina Colao), e per l’esattezza di Giovanni Iacopino, Gian Luca Gallo e Francesco Viola. Il presepe vivente, come puntualizzato dai promotori dell’appuntamento, è stato possibile grazie alla fattiva collaborazione di tanti “sponsor”.
Spendendo parole di gratitudine verso tutti gli attori della serata, verso il parroco don Davide Marino e verso il team amministrato del primo cittadino Mario Amedeo Mormile, gli organizzatori hanno aggiunto pure puntuali ringraziamenti: «Un ringraziamento al signor Elia Giacobbe, che ci ha consentito di utilizzare le canne del suo terreno, utilizzate poi per la costruzione della capanna dove Maria diede alla luce Cristo Redentore; Mimmo Cosco, senza le sue cesoie saremmo ancora a raccogliere canne; Giovanni Mosca, Enzo Remorgida, Donato Guzzi, Cinzia Placida per il montaggio delle capanne; grazie a Fortunato Fratto per le pedane e ad Eugenio Generoso per le pecore e le anatre; grazie ai genitori dei bimbi che hanno inscenato il coro degli angeli e alle catechiste che li hanno guidati e al supporto sonoro di Antonio Amico; grazie ancora, ad Angela Rosa Mazzei e a Melina Cosco per il garbo e disponibilità, al supermercato Contè per la disponibilità e ad Antonio Ionà per averci prestato la dolcissima cavalla Sara e per le balle di fieno. Grazie all'azienda Esposito, a Sergio Del Fabbro, a Maria Pristerà per la sua vicinanza, a Giulia Canella, che si è prestata nelle pulizie; grazie a Nadia Lorusso per il consueto impegno, ad Angela Dell'Accio per il suo contributo e a Rita Tulelli che si è accollata le spese per l'audio». La serata è stata rallegrata anche dalla viva animazione musicale dei suonatori di strada Franco e Alfonso Colao. Che dire, nella magnifica cornice della cittadella del vetro, anche il secondo evento dell’associazione “Prima o Poi” (dopo la recente presentazione di “E poi torna la quiete”, raccolta di versi sciolti, sonetti e rondò di Rita Fratto) per l’anno 2023 è andato.
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