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Lamezia, contest "Per non dimenticare": ecco le vincitrici

A vincere il Contest per non dimenticare ideato ed organizzato da AIParC Lamezia Terme che ha avuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale, il patrocinio morale del Comune di Lamezia Terme, dell’Istituto  Ipsaic, della Deputazione di Storia patria per la Calabria e la collaborazione della Gioielleria Rocca e dell’Associazione Arti e antichità passato prossimo, l’artista Sonia Bellezza con l’opera in gesso su legno Hearthbreaking che ha conseguito il primo premio della critica (artisti in giuria Maurizio Carnevali, Marco Barberio ed il docente di storia dell’arte Francesco Volpe) e popolare (sondaggio studenti delle scuole superiori della città) ricevendo una collana di pietre preziose scelta dalla Gioielleria Rocca. L’Associazione ha voluto premiare anche la giovane Beatrice Macrì frequentante una seconda classe del liceo classico indirizzo artistico per essere la più giovane artista partecipante al Contest ed essere riuscita a rappresentare l’olocausto attraverso una storia su tre livelli come la stessa ha raccontato. In premio la ragazza ha ricevuto un bracciale di pietre preziose.

Tutti gli artisti ha spiegato la Rocca hanno contribuito con l’arte a inviare un messaggio importante di contrasto alla violenza della guerra perché i crimini commessi non possono essere dimenticati, ha detto la stessa inizialmente: «Ventiquattro gli artisti calabresi partecipanti al Contest. AiparC Lamezia ha inteso con tale iniziativa sensibilizzare l’opinione pubblica e gli studenti sul tema della memoria. La giornata della memoria è stata istituita nel 2005 per non dimenticare la tragedia dell'Olocausto, che coinvolse in totale 15 milioni di persone nel corso della Seconda Guerra mondiale. Una tragedia che ha causato milioni di vittime specie ebrei, oggetto di un'atroce e sistematica persecuzione da parte della polizia nazista e fascista, in quanto ritenuti colpevoli (falsamente) di tutta una serie di problemi che riguardavano Italia e Germania; Gli ebrei furono dunque un capro espiatorio semplice e riconoscibile per numerose problematiche complesse, fra tutte la crisi economica. L'Olocausto coinvolse però anche altre categorie, ritenute indegne sulla base delle stesse considerazione etniche e sociali. Col tempo, la Giornata della Memoria è diventata un monito per vigilare contro tutte le forme di razzismo e di esclusione programmatica dalla società. Come AIParC Lamezia che mi onoro di presiedere abbiamo voluto realizzare due iniziative un convegno sul tema della memoria riprendendo il diario di un nostro conterraneo Antonio Bruni e una mostra di artisti ai quali va il mio più caloroso ringraziamento. Attraverso l’arte è stato inviato un messaggio di pace sia pur rappresentando immagini dolorose quali quelle che richiamano il triste periodo dell’Olocausto. A tutti dunque il mio personale ringraziamento e di quello di AIParC Lamezia. Ringrazio la professoressa Adamo dell’Associazione Arti &Antichità Passato Prossimo che mi ha supportato specie nella fase iniziale del Contest, coinvolgendo gli artisti di sua conoscenza. Avete risposto il 24 di questi 21 sono stati i lavori in concorso, altri fuori concorso. La scelta della tela più rappresentativa dell’Olocausto cioè di quella che comunicasse maggiormente le atrocità della guerra è stata fatta da una giuria di esperti di settore quali l’artista Maurizio Carnevali, Marco Barberio il docente di storia dell’arte e architetto oltre che socio AIParC Lamezia Francesco Volpe. Il successo della esposizione ha fatto sì che anche le scuole chiedessero di partecipare portando in mattinata gruppi di studenti. È nata così l’esigenza di coinvolgerli rendendoli protagonisti di una scelta e data l’alta partecipazione degli stessi gli organizzatori hanno deciso di inserire un secondo premio menzione speciale all’artista più giovane partecipante al Contest».

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