Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Catanzaro, gli studenti del Fermi alla scoperta del generale Dalla Chiesa

“Incontri con l’autore”. Ieri mattina all’istituto “Enrico Fermi” di Catanzaro ha preso il via un inedito ciclo di appuntamenti culturali, andando, per “passeggiate inferenziali” (per dirla con Umberto Eco), alla scoperta della Calabria. Alla riscoperta di aspetti interessanti della nostra Calabria. Si tratta, difatti, della tappa conclusiva di un progetto lettura “Cal- Leggiamo” (leggiamo la Calabria) avviato a partire dal mese di gennaio, dal Dipartimento di Lettere, in tutte le classi (e per classi parallele) della scuola guidata dalla dirigente Teresa Agosto. Ad aprire i battenti della rassegna è stato il Magg. Ferdinando Angeletti, Comandante Compagnia Carabinieri di Catanzaro.

Dopo i saluti della dirigente Agosto, ha preso la parola la referente del progetto, la professoressa di lettere Eleonora Pitari. «Oggi – ha esordito la professoressa Pitari- si apre la serie di incontri previsti dal progetto di lettura d’Istituto. E partiamo proprio da “Le Stelle di Dora- Le sfide del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, da un uomo che è riuscito ad essere un esempio di valore, di coraggio, di amore per il prossimo e soprattutto di sacrificio. Ringrazio la nostra Dirigente – ha aggiunto-, sempre pronta a sostenere tutte le attività che contribuiscono ad arricchire eticamente, oltre che culturalmente, i nostri alunni.  Ringrazio tutti gli alunni che ci seguono in streaming (sono 14 le quinte coinvolte). Soprattutto ringraziamo la disponibilità del Magg. Ferdinando Angeletti, Comandante della Compagni dei Carabinieri di Catanzaro, che ci fornirà una testimonianza preziosa di questa straordinaria figura». L’incontro con il Magg. Angeletti e la scelta del suggestivo genere letterario “graphic novel” (romanzo illustrato) vogliono essere un’occasione ulteriore per ricordare a questi giovani un anniversario importante: sono già trascorsi 102 anni della nascita del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e ben 40 anni dalla sua morte. «Il romanzo grafico si propone di raccontare la vita, le battaglie contro i nazisti nelle Marche, contro la mafia in Sicilia, contro le Brigate Rosse e la tragica fine a Palermo del Generale dei Carabinieri. Significativa è anche la modalità narrativa e grafica, finalizzata a raggiungere, nel modo più efficace, il pubblico più giovane».

Il contributo del maggiore Ferdinando Angeletti è stato notevole. Nel suo efficace intervento «ha ripercorso, in modo concreto e coinvolgente, le diverse tappe della carriera del Generale Dalla Chiesa, facendone emergere un uomo dalle grandi intuizioni in termini lavorativi. Ha sottolineato l'importanza del suo nuovo “modus operandi”, il suo metodo operativo basato su infiltrazioni di agenti esterni, il suo ruolo nell'avvio del fenomeno del pentitismo e la sua riservatezza assoluta.  La sua incrollabile dedizione alla Stato. Lo ha definito eroe, perché tale è colui che pensa sempre agli altri, prima di sé stesso». Non è tutto. Del Generale Della Chiesa, a seguire, è stato posto sotto la lente d’ingrandimento anche l’aspetto più umano.

Gli alunni e le alunne del “Fermi”, pertanto, sono riusciti, attraverso le loro letture interpretative e prodotti multimediali, a regalare particolari emozioni: la lettura avviata dall'allievo Stefano Cantisani (classe 5 B, liceo scientifico) di un passo dell'ultima lettera scritta da Dalla Chiesa ai figli prima di atterrare a Palermo (qualche mese prima di morire) ha suscitato commozione. È stato “letto” e analizzato, quindi, non solo il Generale "Salvatore della patria", ma questi alunni hanno “fatto spazio” (facendolo emergere) al ritratto di un padre, un marito e nonno straordinario. Un uomo pubblico, ma anche straordinariamente privato. I discenti hanno dialogato con interesse, entusiasmo e coinvolgimento con l’ospite d’eccezione. Lo hanno fatto pure sollevando numerose domande e curiosità. Non è mancato il gruppo di alunni (quelli della classe 5 C) pronto a cogliere la sfida di un genere letterario nuovo, ancora poco conosciuto, ma di sicuro in linea con i tempi moderni. Emanuele Citriniti (nei panni di grafico) e Antonio Varano (autore insieme alla classe di una storia a tema) si sono cimentati in un “grafich novel”. Il loro obiettivo? Attualizzare, “catapultando” il Generale Dalla Chiesa nel 2023, con l'arresto di Matteo Messina Denaro. Un “esperimento”, quello della quinta C, apprezzato dalla platea presente. Il primo incontro con l’autore firmato IIS Fermi è stato ripreso dalla Web Tv di istituto.

Troviamo in agenda già il prossimo appuntamento da cerchiare: lunedì 6 marzo sarà la volta del libro, “L’Ape furibonda- Undici donne di carattere in Calabria” (Rubettino 2018) di C. Cavaliere, B. Gemelli e R. Pitaro. Gli autori incontreranno, questa volta, i discenti delle quarte classi della scuola del quartiere Lido di Catanzaro. Un ottimo preludio per sviluppare le potenzialità comunicative degli allievi, le loro capacità critiche, creative, relazionali, nonché di porre le basi per una pratica di lettura come attività autonoma, personale, duratura e piacevole.

Dall'ultima lettera scritta da Dalla Chiesa ai figli prima di atterrare a Palermo

«Miei cari ragazzi,

le circostanze hanno condotto il governo Nazionale a far sì che io uscissi dalle file attive dell'Arma e dalla sua massima carica, prima ancora che i tempi previsti giungessero alla loro scadenza.

Se da un lato sono onorato da tanta fiducia, dall'altro avverto il trauma spirituale del delicato momento, una somma di sentimenti che, nel loro intimo tumultuare, non fanno che ripropormi, prepotente e cara, l'immagine stupenda di mamma!...

Mi sembra ieri quando, partendo da Firenze nell'agosto 1949 quale volontario per le squadriglie contro il banditismo, mamma, al settimo mese di Fernando, versò alla stazione di Santa Maria Novella la sua prima lacrima, ma nulla fece perché il suo Carlo, di cui voleva essere orgogliosa innanzi a chiunque, rinunziasse alla sua fede e al suo entusiasmo...

Sacrifici, rinunzie, ansie, tormenti, anche le soddisfazioni e le gioie, molte delle quali legate al vostro divenire, segnarono il viaggio stupendo che potei compiere al suo fianco...

Vi voglio bene, tanto, e in questo momento vi chiedo di essermi vicini; così come nei mesi e negli anni che verranno. Vogliatevi soprattutto e sempre il bene di ora!  Quanto vi ho scritto l'ho fatto a 7-8000 metri di altezza, in cielo, mentre l'aereo mi portava veloce verso Palermo...

Vi abbraccio forte, forte.

Il vostro papà».

Caricamento commenti

Commenta la notizia