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Sellia Marina, gli alunni del comprensivo incontrano lo scrittore Carmine Abate

Continuano gli incontri culturali per la scuola guidata dal dirigente Giulio Comerci. Lunedì gli alunni e le alunne dell’Istituto comprensivo di Sellia Marina hanno incontrato lo scrittore Carmine Abate. L’evento si è svolto, a partire dalle ore 10.15, negli spazi dell’Oratorio parrocchiale “San Nicola”, decorato per l'occasione con riproduzioni a tempera di celebri dipinti di Giovanni Segantini e con cartelloni.

L’iniziativa rientra nel progetto “Incontri di pensieri”, nato per avvicinare i ragazzi alla lettura, avendo anche il riscontro diretto con gli Autori.

Esponente significativo del panorama letterario italiano, Carmine Abate, ha presentato il suo ultimo romanzo “Il cercatore di luce”, vincitore nel 2012 del Premio Campiello con “La collina del vento”. L’incontro, introdotto dal dirigente Giulio Comerci, è stato moderato dalla docente referente del progetto, Caterina Belvedere: la professoressa vanta esperienza almeno decennale relativamente ai rapporti con i principali autori contemporanei. All’incontro hanno preso parte le seguenti autorità: il parroco, don Giuseppe Cosentino; l'assessore all’istruzione, Valentina Leuzzi e il tenente del Comando Compagnia CC di Sellia Marina, Dalila De Lisa; con la loro presenza hanno messo a fuoco l'apprezzamento anche della comunità selliese per l'occasione formativa e culturale offerta dalla scuola.

Ma che cos’è “Il cercatore di luce”? Quello di Carmine Abate è un romanzo (di 348 pagine, edito dalla Mondadori) epico e visionario, dove l’autore «torna a raccontare un’appassionante storia famigliare, e vi intreccia con maestria la straordinaria avventura esistenziale e artistica di uno dei nostri più grandi pittori, muovendosi – con l’autorevolezza di chi li conosce nelle più segrete profondità – in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal Trentino di Arco e della Scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di Maloja, all’altopiano della Sila, monumento alla bellezza nel cuore del Mediterraneo. Avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione alimentato da una lingua insieme morbida e acuminata, Abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso Trittico della Natura di Giovanni Segantini. È lui l’inesausto cercatore di luce che, pur presagendo la fine ormai prossima, sale in montagna a dipingere l’ultima, grandiosa opera. L’unico modo per sconfiggere la morte. La sua e la nostra».

Gli alunni selliesi hanno dialogato dinamicamente con Carmine Abate, rivolgendo delle domande sull'amore per i luoghi di origine, sulla saggezza degli anziani, sull'amore eterno e sull'accettazione della morte. Profonda anche la loro curiosità su aspetti dell'"Uomo" Carmine Abate.

A conclusione del meeting sono stati consegnati due dipinti realizzati da allievi della scuola, indirizzati dalla docente di Arte Caterina Falbo: «Un omaggio sincero allo scrittore – ha concluso la prof.ssa Belvedere-, a ricordo di una Scuola attenta alle esigenze dei giovani e ai valori umani e culturali che è preposta a trasmettere».

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