Esaltante giornata di turismo esperienziale a Dasà, “invasa” giovedì da 16 viaggiatori provenienti da Usa e Australia, in visita ad alcuni tra i luoghi e siti più attrattivi, come la chiesa della “Consolazione”, il museo del dialetto e l’antico mulino a 2 bocche, per poi fermarsi a mangiare buon cibo tipico in un locale dismesso del paese, alla presenza del sindaco, Raffaele Scaturchio e di alcuni amministratori. Un’iniziativa particolarissima (che replica le 2 simili dello scorso anno) resa possibile grazie a due giovani, Eva Santaguida, insegnante di lingue del posto ma emigrata in America, e il marito Harper, regista. I due hanno aperto un seguitissimo canale Youtube, “Pasta Grammar”, la grammatica della pasta (perché come la grammatica anche la cucina ha le sue ferree regole) da dove, sotto gli occhi di ben 200 mila followers, propongono appetitose ricette della cucina italiana attraverso divertenti e ironici skatc. Il successo è planetario che li esalta al punto da immaginare la “pazzia”: «perché -si chiedono - se le nostre ricette piacciono tanto non portare i nostri seguaci direttamente nei luoghi da cui questi piatti hanno origine».
Detto, fatto. Si organizzano: trovano un’agenzia viaggi, stimolano la costituzione di un’apposita associazione, “Dasos Elies”, presieduta da Peppe Arruzza, che si occupa dell’accoglienza e della logistica in loco, comprano addirittura il locale dismesso e la casa sovrastante per realizzare in futuro un vero e proprio B&B. Anche qui successo planetario e boom di richieste da ogni parte del mondo e qualsiasi età. Perché il turista oggi vuole esperienze particolari, non conformazione. Vuole la lentezza avvolgente e il calore delle piccole realtà, non il caos indifferente delle metropoli. Desidera il buon cibo preparato da gente del posto con alimenti genuini e non i soliti piatti da ristorante. Ambisce a mettere le mani in pasta e preparare lui le ricette tipiche. Cerca il contatto, la full immersion, la vita reale, pulita, genuina e “ruspante”. Insomma chiede una vacanza “differente” e “Pasta Grammar”, grazie a quella sana e commovente “Pazzia” di Eva e Harper, gliela dà. I 16 turisti (2 dei quali erano venuti anche lo scorso anno e tra i quali c’era anche un collega del “The Guardian” e una ballerina di “tiptap”) stavolta hanno fatto un tour che ha toccato Napoli (2 giorni), il Pollino (altri 2) e Tropea (5 notti), per poi concludersi con la grande festa finale a Dasà, dove hanno visto il bello che c’è, mangiato pietanze gustose e ballato a suon di tarantella ma non solo. Hanno persino festeggiato un compleanno con tanto di “particolare” candelina: i 56 anni di Mike. Ma non finisce qui, poiché i turisti che arriveranno nel 2023 a Dasà saranno circa cento, in 7 gruppi. Si replica già il prossimo 27 maggio, con 15 visitatori (tra cui uno che per la sua prima volta in Italia ha scelto proprio un piccolissimo centro dell’entroterra calabrese) che soggiorneranno per 5 giorni esclusivamente in paese. Per loro ci saranno picnic “Calabria style”, visite guidate in paese e nel circondario, mani in pasta per realizzare “maccarruna”, tagliatelle, formaggio, ricotta e molto altro, con tanto di festa finale in piazza. A settembre, poi, anche Hollywood farà tappa a Dasà, con la visita dell’attore di Star Trek, Robert Picardo, con tutta la famiglia. Perché la semplicità e la genuinità piacciono a tutti e ripagano ogni sana “follia” che meriti e che certamente gioverà a tutta la comunità.
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