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Serra San Bruno, la ciclista dei record Paola Gianotti ha fatto tappa nella città della Certosa

Sport e solidarietà. Questo si può tranquillamente affermare nel caso della ciclista, Paola Gianotti, detentrice di 4 Guinness World Record, la quale, in questi giorni, è impegnata nel giro della Ciclovia dei Parchi della Calabria. Paola, assieme ai colleghi Sergio e Cristina e a Paolo, responsabile della logistica, ha percorso  in bici  anche un tratto del Parco delle Serre e si è soffermata, con i suoi colleghi, anche a prendere un caffè nella cittadina di Serra San Bruno scambiando volentieri le impressioni del viaggio. Gianotti ha raccontato come lo sport si può coniugare facilmente a un percorso di solidarietà.

“ Il primo record- ha raccontato- l’ho realizzato nel 2014, quando ho fatto il giro del mondo in bici percorrendo 30mila chilometri in 144 giorni. Il secondo è stato nel 2016 quando ho attraversato 48 stati degli Stati Uniti d’America e, a proposito di solidarietà, ho raccolto i fondi per acquistare 73 biciclette che ho donato ad altrettante donne in Uganda, dove si vive la povertà e la bici può regalare un pò di speranza. La terza mia vittoria è stata nel 2017 e, in questo caso, ho attraversato da Nord a Sud il Giappone in sette giorni e l’ultimo record l’ho realizzato durante il periodo di Covid quando ho percorso 176 chilometri pedalando in casa e ho raccolto i fondi per acquistare oltre 10mila mascherine, donate a due ospedali piemontesi.”

Una vita dedicata interamente allo sport, ma mai dimenticando i disagi delle persone. Una carriera, quella di Paola, che si può definire fantastica nel suo settore. “ Negli ultimi anni ho anticipato tutte le tappe del Giro d’Italia maschile un giorno prima dei professionisti per portare avanti quest’importante campagna per il rispetto del ciclista sulla strada. Ho iniziato questa campagna di sensibilizzazione dopo essere stata investita da una macchina ed essermi rotta le vertebre cervicali. Quando sono tornata dal Giro del mondo, poi, ho incontrato il padre di un ragazzo ucciso sulla strada da un automobilista mentre si stava allenando in bicicletta e, insieme a lui, abbiamo iniziato a sensibilizzare sulla sicurezza del ciclista in strada portando avanti tantissime iniziative. Più volte siamo stati in Parlamento per chiedere di inserire nel codice stradale le regole da osservare per l’automobilista quando si trova davanti ad un ciclista e, adesso, la legge sembra essere in fase di approvazione. Tutte queste attività l’anno scorso si sono concretizzate con l’installazione della cartellonistica sulle strade. Grazie all’impegno di Cristina abbiamo invitato tutti i Comuni d’Italia a installare la cartellonistica e ad oggi abbiamo coinvolto moltissime municipalità collocando oltre duemila cartelli sulle nostre strade. Abbinare un’impresa sportiva a un gesto di solidarietà è molto facile e non costa nulla. Dopo il giro del mondo del 2016- ha continuato- abbiamo candidato la bicicletta al premio Nobel per la Pace e, se avesse vinto, il riconoscimento sarebbe andato alla prima squadra femminile di ciclismo afgana, dove le donne non possono pedalare perché musulmane.”

Alla domanda sul perché ha deciso di fare il percorso della Ciclovia dei Parchi, Paola, ha risposto: ‘ Abbiamo visto questo luogo in pubblicità e, partendo presupposto, che io ho fatto in bici la parte ionica e quella tirrenica ora ho deciso, assieme ai miei colleghi, di visitare l’entroterra. Devo dire che, oltre la bellezza del territorio naturalistico, ci ha colpito l’ospitalità della gente. Tutti hanno voluto raccontarsi e ci hanno accolto in un modo meraviglioso.”

 

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