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All’insegna del fair play e della sportività il derby tra il Dasà e la Medimo

All’insegna del fair play e della sportività, oggi pomeriggio al campo di calcio “Rosario Arena”, si è svolto il derby di terza categoria tra la locale squadra del Dasà e la Medimo, conclusosi 2 a 3 per gli ospiti (marcatori: Roberto Franzè, - Medimo -, Frank Laria, - Dasà -, Antonio Imeneo, - Dasà -, primo tempo; Francesco Cavallaro, - Medimo -, Gianluca Franzè  -  Medimo -, secondo tempo). Qualche scaramuccia tra le panchine e le tifoserie ma nulla che possa  far cronaca. Anche perché il valore della partita era tutto in un altro aspetto: la concretizzazione di un gemellaggio che in futuro dovrebbe portare ad allargare gli orizzonti per la creazione di un team calcistico che spazi anche ad altre squadre e guardi a obiettivi superiori rispetto a quelli della semplice terza categoria, Ne è convinto Pino Carnovale, che ha proposto l’idea. Ne son convinti don Giuseppe Pititto, Nino di Bella e Salvatore Sangiuliano, rispettivamente presidente e dirigenti (il secondo dei quali storico) della Medimo, e Nando Scarmozzino, presidente del Dasà, che insieme alla dirigenza tutta ha sposato con entusiasmo e favore questa apertura, sulla linea di quanto dichiarato sin dall’inizio del campionato dilettantistico, allorquando aveva già fatto un’apertura preliminare all’idea di spaziare a quanti più centri possibile del comprensorio, per un progetto inclusivo e socialmente e sportivamente vincente.

Ad avvio partita i due presidenti si sono scambiati delle targhette, a voler suggellare questo futuro sodalizio nel segno della più sincera amicizia. Su questo sentimento, infatti, si basavano le frasi riportate sulle targhe metalliche, che hanno fatto ricorso al valore antico di questo sentimento, grazie al quale si ottengono grandi risultati. La dirigenza della Medimo, infatti,  ispirandosi all’antica Roma, ha tratto spunto da Cicerone: “Coloro che eliminano dalla vita l'amicizia, eliminano il sole dal mondo”.

Il Dasà, dal canto suo, si è appellato alla saggezza Grecia, richiamando Aristotele: «L'amicizia è una sola anima che abita in due corpi». Inoltre, prima del fischio d’inizio, ciascun capitano delle diverse squadre ha simbolicamente consegnato un mazzo di fiori a una donna della tifoseria opposta. Con queste premesse, nonostante il risultato odierno, non possono che auspicarsi futuri e prolifici risultati più alti e profondi. Nel segno dell’amicizia che da sempre caratterizza le due comunità, vicine territorialmente e sportivamente.

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