CATANZARO-GELBISON 3-0
MARCATORI: 22’ pt Iemmello; 13’ Biasci, 29’ st Iemmello.
CATANZARO (3-5-2): Fulignati 6,5; Martinelli 7, Brighenti 6,5, Scognamillo 6,5; Situm 6,5 (34’ st Tentardini sv), Sounas 6 (20’ pt Biasci 7), Ghion 7 (34’ st Pontisso sv), Verna 6, Vandeputte 7; Iemmello 8 (34’ st Cinelli sv), Curcio 6,5 (15’ st Bombagi 6). (Rizzuto, Sala, Welbeck, Fazio, Pontisso, Maltese, Mulè, Katseris). All. Vivarini 7
GELBISON (3-5-2): D’Agostino 5; Gilli 6,5 (8’ st Bonalumi 5,5), Cargnelutti 6, Loreto 5,5; Nunziante 6 (16’ st Correnti 5,5), Papa 6 (18’ st Savini 5,5), Uliano 6 (30’ st Sorrentino sv), Fornito 7, Graziani 5,5; Kyeremateng 6 (30’ st Citarella sv), De Sena 5,5. (Vitale, Marong, Mesisca, Foresta, Paoloni). All. De Sanzo 6
ARBITRO: Centi di Terni 6
NOTE: Spettatori 5,133 (di cui 2.405 abbonati), incasso di 51.000 euro. Nessun ammonito. Angoli 4-2. Rec. 2’; 4’.
Catanzaro - La vittoria numero 12. La settima di fila in casa. Con un grandissimo Iemmello, autore di una doppietta e, in mezzo, la rete di Biasci. Il Catanzaro batte 3-0 una buona Gelbison e prolunga la sua marcia in vetta conservando il vantaggio sul Crotone e portandosi a un momentaneo +6 sul Pescara, impegnato lunedì nel posticipo di Torre del Greco. Verna spreca un assist di Iemmello all’11’, poi il bomber sblocca l’incontro al 21’ con un gran sinistro a fil di palo dopo un pallone recuperato da Vandeputte a centrocampo. Curcio manda fuori di poco, di testa, un cross di Biasci (entrato per l’infortunato Sounas) e Vandeputte tira alto da buona posizione.
La Gelbison è comunque sempre sul pezzo e poco dopo la mezz’ora impegna Fulignati con Kyeremateng. Scognamillo sfiora il bis in avvio di ripresa su punizione di Vandeputte, la Gelbison gioca bene ed è insidiosa con i palloni verticali per Kyeremateng, ma Biasci segna il 2-0 al 13’ su assist di Iemmello. Lo stesso numero 9 grazia gli avversari qualche minuto più tardi a tu per tu con D’Agostino. Il terzo gol arriva alla mezz’ora, di nuovo con Re Pietro e la generosa collaborazione del portiere della Gelbison: la palla gli passa sotto le gambe.
Andrea Celia Magno
Foto Monteverde
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