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Catanzaro, i voti dell'anno: Iemmello, Biasci e compagni: quanti 10!

Le pagelle dei protagonisti che hanno firmato, con una incredibile cavalcata, il ritorno dei giallorossi nel calcio che conta. I “gemelli del gol” splendidi finalizzatori di un’orchestra perfetta diretta dal maestro Vivarini. Difensori di ferro, Verna “settepolmoni”, Vandeputte da urlo, Cianci e Curcio sempre pronti

Portieri

Andrea Fulignati 10
Un gatto fra i pali e nelle uscite basse. Tante ottime parate e fin qui ci siamo, è roba da portieri. I piedi del centrocampista l’extra graditissimo e indispensabile: gioco corto o lungo, di destro o di sinistro.
Andrea Sala 9,5
Portiere di Coppa, degno partner di Fulignati in allenamento. Se il titolare ha reso al massimo, il merito è anche suo che lo ha insidiato (e supportato) sempre.

Difensori

Luca Martinelli 10
Il capitano, perno dello spogliatoio, il giocatore più presente della gestione Noto. Due gol di testa a Pescara, un altro col Monterosi, massima resa davanti. E un destro alla Bonucci da applausi.
Nicolò Brighenti 10
Un professore, ha impartito lezioni a qualsiasi attaccante avversario. Era sempre stato ai piani superiori ed è un mistero perché sia finito in C. Ha fatto la fortuna del Catanzaro e torna subito in B.
Stefano Scognamillo 10
La migliore annata della sua carriera. Meglio anche di quando aveva vinto i playoff con il Trapani. Non ha sbagliato nulla, è diventato meno “cattivo” perché ha dimezzato i cartellini ricevuti. Chi se l’è trovato davanti ha girato alla larga.
Pasquale Fazio 9,5
L’infortunio dell’anno scorso, l’operazione al ginocchio, la preparazione in ritardo. Pilastro era quando giocava, pilastro è rimasto anche facendolo meno. Con l’aggiunta preziosa del gol da tre al Monterosi, all’andata, con mezza squadra fuori.
Riccardo Gatti 9,5
Uomo-gruppo all’altezza della situazione quando è stato chiamato in causa. Davanti a lui mostri ha avuto sacri, ha fatto da spalla inappuntabile.
Alberto Tentardini 9,5
Non se lo filava nessuno e invece... Ottimo inizio di stagione, gol in Coppa a Modena, poi di nuovo in campionato con la Juve Stabia. Affidabile in campo come negli studi: in autunno la laurea in Scienze motore, pochi mesi dopo ne arriva pure un’altra.

Centrocampisti

Mario Situm 10
Gioca come parla: tranquillo, semplice, ma sempre dritto al punto. Esterni come ce ne sono pochi. Una rete fondamentale a Pescara, sulla fascia sostanza e qualità. Importantissima chiave tattica per gli equilibri.
Dimitrios Sounas 10
Furia greca, tre giocatori in uno: mezzala, trequartista, attaccante aggiunto. In quante azioni da gol è entrato, direttamente o indirettamente? Tante, perché sempre nel vivo del gioco. E non aveva mai segnato quanto quest’anno.
Andrea Ghion 10
Lo vedevano magrolino, giovanissimo e pensavano: «Ma come farà ‘sto ragazzino a gestire il centrocampo?». Risposta con i fatti: classe pura, visione di gioco, nessuna paura. Altro che acerbo, per la C un lusso. Da Ghion a... Ghione, perché è stato grande. La serpentina con gol al Giugliano la sua immagine-copertina.
Luca Verna 10
Magari un giorno rivelerà di avere tre polmoni, non due, e capiremo perché corre per due, tutto l’anno, da tre anni. Cambiano gli allenatori, ruotano i giocatori, lui è fisso lì nel mezzo. Il missile a Messina, soprattutto il gol bellissimo a Crotone. Strutturato come i vini rossi che ama, aspirante sommelier, mediano coi fiocchi.
Jari Vandeputte 10
Il Perisic della Serie C. Pagato mezzo milione di euro, li ha abbondantemente ripagati: doppia cifra di gol, doppia cifra di assist, una corsa da quattrocentista. Niente di abituale nella categoria, infatti il belga è stato paranormale.
Simone Pontisso 10
Alto, forte, dai piedi buoni e col senso del gol. In tutte le altre squadre sarebbe titolare, in questa si ritaglia un abito di sartoria da prima alternativa a Ghion e Verna. E quando ha giocato ha strappato applausi.
Panos Katseris 9,5
Il baby dello spogliatoio, con gamba e sfrontatezza, quindi personalità. Un gol lampo contro il Potenza.
Nana Welbeck 9,5
Poche presenze, mai una parola fuori posto nonostante un curriculum di tutto rispetto. Se il gruppo è andato una bellezza, è anche merito suo.
Antonio Cinelli 9,5
Qualche scampolo finale delle partite, tanto mestiere ed esperienza, zero parole fuori posto. Professionista esemplare, altra medaglia di una carriera vincente sempre in piazze top.
Gabriele Rolando sv
Impossibile giudicarlo, quasi sempre infortunato, praticamente mai disponibile.

Attaccanti

Pietro Iemmello 10
Con lode e non c’è niente da discutere. Tanti gol pesanti, capocannoniere e recordman del Catanzaro. Profeta in patria, ha realizzato il sogno di quand’era bambino. E lo ha regalato a tutta la città. Attaccante da favola per una favola lunga una stagione.
Tommaso Biasci 10
L’altro gemello del gol. In trasferta nessuno come lui, ogni mezzo pallone in area trasformato in gol. Uomo delle profondità, ma pure degli scambi con Vandeputte.
Pietro Cianci 10
Ogni ingresso una standing ovation. Minuti pochi, impegno e resa massime. Gol fondamentali con la Viterbese e a Picerno. Bomber di scorta.
Alessio Curcio 10
Tecnica e fantasia, la sua rete più importante quella con cui ha schiacciato il Crotone al “Ceravolo”. Altro lusso che solo il Catanzaro poteva permettersi di tenere in panchina.
Francesco Bombagi 9,5
Non è voluto andare via perché annusava il trionfo da un anno. Ci aveva visto lungo e non si è mai risparmiato. Due gol al Francavilla, tanta roba.
Enrico Brignola 9,5
Unico innesto di gennaio, si è inserito subito e bene. Una perla al Monopoli da rivedere in loop, l’assist a Castellammare. E con la B rimarrà qui.

Allenatore

Vincenzo Vivarini 10
Con lode. Ha infranto molti record del club e aggiornato vari primati della categoria. Ma conta di più il modo in cui l’ha fatto: senza speculare, imponendo sempre il proprio gioco sviluppato a memoria dai calciatori. Spettacolo, efficacia ed equilibrio insieme, è riuscito in una missione quasi impossibile. Il risultato attraverso la prestazione. Uguale voto allo staff, il vice Andrea Milani, il preparatore atletico Antonio Del Fosco, quello dei portieri Fabrizio Zambardi, gli altri collaboratori.

Dirigenti

Il ds Giuseppe Magalini 10
Arrivato in estate, doveva migliorare un organico difficilmente migliorabile. Be’, ha portato Ghion, Fulignati, Brighenti, Curcio, Situm, a gennaio Brignola. Serve dire altro? Un ds quasi vecchio stampo, nel senso di poche parole e tanti fatti.
Il dg Diego Foresti 10
Il suggello di un lavoro iniziato tre anni fa che ha fatto crescere il club sotto tanti aspetti: i social, il marketing, alcuni aspetti dello stadio, il modo di presentarsi come società, in giro per l’Italia o anche solo a Catanzaro.

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