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L'attore catanzarese Colella reduce dal successo de "L'Ora": "La mia terra? Ce l'ho dentro"

Ha lasciato Catanzaro per trasferirsi a Roma e intraprendere la carriera di attore. E c'è riuscito interpretando importanti ruoli in film e fiction, oltre ad aver recitato in teatro, e ha all'attivo una ventina di partecipazioni in film di successo (come Padrenostro, Aspromonte, La terra degli ultimi, Made in Italy, Piuma) e una quindicina di fiction (Don Matteo, Fuoriclasse, I delitti del Bar Lume, Il capitano Maria, Liberi di scegliere), l'ultima "L'Ora - inchiostro contro piombo" andata in onda di recente su Canale 5 dove ha interpretato il ruolo del caporedattore Giulio Rampulla. Francesco Colella racconta la sua esperienza a tutto tondo. «La Calabria - ha detto - ha contribuito tantissimo dal punto di vista culturale, artistico e delle grandi professioni alla costruzione della società nazionale. Ma non solo sotto questo aspetto. Ci sono anche le persone che sono emigrate per andare a cercare lavoro altrove e hanno costituito una grande forza lavoro anche per la costruzione delle grandi industrie del Nord, ricevendo in cambio certe volte una grande ingratitudine che per lungo tempo si è declinata in discriminazione».

E, sulla nostalgia di Catanzaro, della sua regione, Colella ha detto: «Non mi manca perché ce l'ho dentro. Mi capita di non andarci per mesi e, quando torno, mi sembra di essermene andato pochi giorni prima; ritrovo gli amici e basta che alzo il telefono perché mi dicano "allora ni vidimu in centru" come se fosse normale. poi sono sempre in contatto con i miei genitori. Della Calabria mi manca una cetra cognizione del tempo. Il tempo in Calabria è diverso dal tempo che vivo altrove perché è il tempo del mio riposo e non del lavoro". Ai tanti giovani calabresi che amano il teatro e la recitazione e che voglio intraprendere questo mestiere, Colella li ha invitati a «studiare potendosi appassionare alle storie degli altri per conoscere i sentimenti che muovono le persone. E questa capacità la dà la letteratura. Bisogna avere la curiosità di leggere i grandi romanzi, i grandi racconti, per conoscere l'umanità e ti fornisce tutti gli ingredienti per la tua espressività. Ma la cosa più importante per essere un buon attore è quello di diventare una persona dignitosa perché non credo alla separazione tra la carriera professionale e la vita privata».

Infine, una curiosità: Francesco Colella è anche uno scrittore. Sue sono le poesie che nella fiction "L'Ora - inchiostro contro piombo" recita il personaggio del caporedattore Giulio Rampulla. «Le ho date in prestito al mio personaggio e mi fa molto piacere. Non sono mica un poeta però sono uno a cui piace scrivere per cui ho delle raccolte di poesie scritte negli anni e mi è piaciuto donarle a Rampulla».

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