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Operazione Alibante, Gratteri: "Bagalà 'ndranghetista evoluto. Stiamo liberando la Calabria"

Le dichiarazioni nella conferenza stampa del Procuratore Gratteri, del vice Capomolla e dei militari dell'arma Molinari e Montanaro

La cosca Bagalà era ormai ampiamente ramificata nel Lametino e nella costa del basso Tirreno in provincia di Catanzaro. Lo si evince dalle dichiarazioni rilasciate dal Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. 

"Reati tipici – ha affermato Gratteri – che denotano il controllo del territori. Per noi è una famiglia importante con rapporti diretti con i vertici di ‘ndrangheta di San Luca, la famiglia Pelle, ma anche con quelli di Gioia Tauro e con i Mancuso nel Vibonese". L’inchiesta Alibante è partita nel 2017 a seguito della denuncia da parte di due imprenditori vessati dalla cosca Bagalà nell’ambito di un progetto per la realizzazione di una struttura ricettiva nel comune di Falerna. "E’ un ulteriore segnale – ha rimarcato Gratteri – lanciato ai cittadini calabresi e a quelli che abitano nell’area di Lamezia. Abbiamo due persone che hanno denunciato dopo essere stati vessati e soffocati dai Bagalà ma alla fine hanno avuto fiducia e si sono rivolti a noi. Oggi la loro fiducia è stata ripagata e abbiamo dato risposte alle loro domande di giustizia".

Collusioni tra imprenditori, professionisti ed esponenti delle istituzioni

"La cosca Bagalà – ha dichiarato il Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla - si era data un’impronta imprenditoriale e ciò aveva portato a una serie di collusioni tra imprenditori, professionisti, esponenti delle istituzioni con interferenze nelle elezioni comunali di Falerna e Nocera Terinese ma anche nelle forze dell’ordine dove il capocosca prendeva notizie e informazioni riservate anche su questa specifica indagine in cambio di sostegno elettorale".

L'importanza dell'operazione è stata sottolineata anche dal tenente colonnello Sergio Molinari, comandante dei carabinieri di Lamezia e dal comandante provinciale dell'arma, Antonio Montanaro. Quest'ultimo ha sottolineato "Nel 2017 abbiamo dato un segnale importante istituendo il gruppo di Lamezia Terme. La struttura investigativa lametina ha svolto un lavoro importante raggiungendo un risultato importante. Invitiamo il cittadino a denunciare, il cittadino può acquistare fiducia, il tempo è galantuomo e le cose che non vanno vengono a galla"

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