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Pizzo, la palestra della scuola "San Sebastiano" intitolata al piccolo Lorenzo Bretti

Il ragazzo è scomparso a causa di un cancro cerebrale. Tanta commozione all'evento voluto anche per stare vicino ai genitori Valentina e Lanfranco e al fratello Matteo

Una cerimonia nel segno del ricordo quella che si è svolta mercoledì nel piazzale antistante la palestra del plesso scolastico “San Sebastiano” a Pizzo. Perché da mercoledì l’impianto sportivo ha assunto il nome di “Lorenzo Bretti”, il piccolo guerriero strappato prematuramente all’abbraccio dei suoi cari da un cancro cerebrale.
Anche se non fisicamente, Lorenzo era comunque presente: nei ricordi di chi l’ha conosciuto e vissuto, negli occhi di mamma Valentina e papà Lanfranco e soprattutto in quelli del fratellino Matteo. Ma sarà presente anche in futuro perché la targa apposta sul portone d’accesso reca il suo nome ad imperitura memoria delle nuove generazioni. In molti hanno voluto tributargli testimonianza diretta: oltre alla responsabile di plesso, Lidia Cannizzaro, anche la maestra Isa Feroleto, e gli allenatori della squadra che frequentava, Domenico Savastano e Alessio Aracri, che hanno raccontato aneddoti; nonché Antonio Barbieri che ha consegnato lo striscione a nome di tutta la curva nord della tifoseria nero-blu, perché Lorenzo era interista.

All’evento, presentato da Erica Tuselli, erano presenti anche le autorità civili, militari e religiose: dal comandante provinciale dei Carabinieri, col. Bruno Capece (accompagnato dal maggiore Gianfranco Pino e dal comandante della stazione napitina, Marco Failla), al comandante della Capitaneria di porto, Massimiliano Pignatale, oltre al presidente della Protezione civile Franco Di Leo e dai suoi volontari, e dai rappresentanti della Croce rossa italiana.
Intense e cariche di significato le parole di don Salvatore Santaguida che, dopo aver offerto la propria testimonianza, ha benedetto la targa. All’appuntamento, inoltre, non sono mancati quei genitori che hanno fortemente voluto che la palestra fosse intitolata a Lorenzo, ai quali è andato il ringraziamento della madre (in particolare ad Alfonso Tozzo e a Fabiana Bartoluzzi).

"Ciascuno deve lasciare una traccia su questa terra - ha evidenziato Reppucci - e Lorenzo l’ha lasciata con calore della vita, determinazione e sogno. Non è stato possibile intestargli la scuola perché ci sono paletti rigidi e insuperabili. Ma ci saranno momenti per ricordarlo in modo più forte. Magari nello sport". Anche Pignatale si è stretto alla famiglia: "Noi siamo gli angeli del mare e ai genitori dico che oggi la squadra si è arricchita di un nuovo angelo".

Mamma Valentina ha voluto poi ringraziare tutti: "Sono emozionata - ha così anticipato i ringraziamenti appuntati sul foglio, temendo di farsi tradire dall’emozione - ed ho il cuore a tremila. Sono onorata di far parte di una comunità che nella tragedia ci prende per mano. Lorenzo ci rende ancora una volta orgogliosi di lui. Era il mio orgoglio. La malattia l’ha fatto diventare un adulto ma non ha mai perso la speranza alla vita. Noi, come genitori di Lorenzo, non deponiamo le armi e sosteniamo Heal, sperando in una sensibilizzazione maggiore perché i bambini hanno bisogno di una speranza".

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