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Briatico punta a rinascere riscoprendo le sue radici archeologico-culturali - VIDEO

Recupero di Briatico Vecchio e delle aree di interesse archeologico del territorio. Questo é l'ambizioso obiettivo di un gruppo di lavoro che comprende il Comune, le università di Siena, Calabria, Basilicata e la Sovrintendenza

E’ stato presentato stamattina, tramite un'apposita conferenza stampa svoltasi nella sala consiliare del comune di Briatico, l'accordo di programma tra il comune di Briatico, l’università di Siena, dipartimento di archeologia, l’università della Basilicata, l’università della Calabria e la Sovraintendenza ai beni culturali di Reggio Calabria e Vibo Valentia.

Si e’ parlato del rapporto di cooperazione tra il comune di Briatico e gli attori sopra indicati: recupero di Briatico Vecchio e delle aree di interesse archeologico del territorio.

Dalle tombe saracene in località Potame di San Costantino e località Mulino a Potenzoni, dai reperti che riguardano sia la Marina che, ovviamente, il sito di Briatico Vecchio. E' l'ambizioso progetto lanciato dall'amministrazione comunale di Briatico con il comune costiero della Costa degli Dei vibonesi pronto ad intraprendere un percorso nuovo con l'obiettivo di valorizzare i luoghi della memoria alla riscoperta delle proprie radici e della propria identità.

"Ai cittadini briaticesi - afferma il sindaco Vallone - diciamo: noi intanto programmiamo, abbiamo una carta d'identità che coinvolge tre università, la sovrintendenza. Briatico sta per attrezzarsi di un progetto che può essere una valvola di sfogo importante sotto il profilo turistico, culturale ed economico".

Raggiante anche l'ideatrice del progetto, il vice sindaco Maria Teresa Centro: "Il progetto nasce da un sogno che appartiene ad ogni briaticese che ama il proprio territorio. Nato quasi per caso, attraverso uno scambio di mail, ma io credo molto al destino. E' un progetto innovativo, è la chiave di svolta per la rinascita del nostro comune attraverso la cultura e la riscoperta delle nostre origini".

Ad illustrare i capisaldi del progetto, della durata di tre anni, fatto di studi e ricerche sul posto che sono già partiti, è il prof. Carlo Citter, archeologo dell'università di Siena: "E' un progetto condiviso, un impegno importante già in fase progettuale di tutti i soggetti coinvolti. La cosa importante è che la fase progettuale possa partire dal basso per individuare gli assi della valorizzazione. La cosa che mi ha colpito di più di questo territorio sono gli elementi di continuità: abbiamo dei ruderi presenti nei nostri paesaggi tra mare e collina che potrebbero sembrare degli elementi dissonanti e che invece sono testimonianze importantissime di sistemi di sfruttamento agrario durati molti secoli". A condividere questo ambizioso percorso, come detto, anche la Sovrintendenza dei Beni Culturali rappresentata dal dott. Michele Mazza, la d.ssa Sara Aboldi dell'università Modena-Reggio Emilia e numerosi cittadini briaticesi che hanno partecipato alla conferenza stampa desiderosi di poter fornire il proprio contributo in questo nuovo inizio che vuole valorizzare Briatico come nuovo polo attrattore culturale attraverso la nascita del parco archeologico della Costa degli Dei. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il consigliere regionale Luigi Tassone.

 

 

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