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Continuano gli incendi a Catanzaro: boschi in fiamme e danni ingenti

Brucia la pineta di Siano, il parco “Li Comuni” e le colline a ridosso del quartiere Janò. E le fiamme avanzano anche verso Piterà

Un triangolo infernale è quello che da ormai 24 ore avvolge la città di Catanzaro. I roghi armati dalla mano dell’uomo hanno stretto in una morsa asfissiante il capoluogo di regione, ne hanno oscurato il sole e, metro dopo metro, animati dal vento caldo, divorano macchia mediterranea. La rigogliosa pineta del quartiere Siano è ormai un ricordo, un cumulo di cenere e alberi d’alto fusto arsi. Sul giardino botanico e del parco “Li Comuni” non ci sono notizie ufficiali, ma la sensazione è che i danni siano, nella migliore delle ipotesi, ingenti. La vegetazione che ricopriva le verdeggianti colline a ridosso del quartiere Janò, ora dopo ora, soccombe, mentre le fiamme avanzano nella vallata ai piedi del quartiere Piterà.

A cercare di contrastare questo fronte del fuoco un manipolo di uomini e mezzi, evidentemente esigui entrambi rispetto all’esigenza. Solo due gli elicotteri antincendio in servizio in una continua, disperata, spola tra il mare e le colline per cercare di rallentare l’avanzata delle fiamme ormai a ridosso delle case di Siano. Nessun canadair in azione, probabilmente impegnati altrove nella rovente estate calabrese.
Ieri sera, invece, a tenere svegli i cittadini del quartiere Gagliano, l’immenso rogo che ha portato via decine e decine di ettari di vegetazione tra l’antico quartiere e Pratora, frazione di Tiriolo.

Tra la gente che osserva sgomenta le enormi colonne di fumo e le fiamme altissime a serpeggiare è soprattutto la rabbia contro chiunque avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione preventiva, contro chiunque non abbiamo mosso un dito perché gli interventi venissimo effettuati. D’altronde, se ciò fosse accaduto, forse la pineta sarebbe ancora viva.
Non si registrano reazioni o interventi da parte dei rappresentanti politici cittadini, mentre da pochi minuti dovrebbe aver avuto inizio una riunione del Centro Coordinamento Servizi presieduta dal prefetto Maria Teresa Cucinotta. Infine, secondo alcune fonti accreditate, il presidente facente funzioni della Giunta regionale Spirlì avrebbe imposto il silenzio stampa sulla questione incendi ai dg regionali.

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