Detto fatto. Palazzo San Giorgio punta a riprendersi il suo patrimonio. Nei giorni scorsi il commissario Antonio Reppucci, si è presentato davanti al cancello dell’ala interna del campo sportivo “Vincenzo Tucci” e, poiché non c’era nessuno al suo interno, ha intimato in nome dello Stato agli operai di forzare il lucchetto varcandone così la soglia. Ad affiancarlo il comandante della Polizia locale, Giulio Dastoli, ed il geometra Roberto Carchedi.
Il Comune si è dunque riappropriato di uno spazio che da oltre mezzo secolo era nella disponibilità di persone che lo detenevano senza alcun titolo. L’Ufficio tecnico aveva inoltrato una diffida nella prima decade di dicembre chiedendo di sgomberare l’area e di restituire le chiavi e, in un primo momento sembrava che la questione fosse di facile risoluzione, vista la disponibilità dell’occupante; ma agli inizi dell’anno, quest’ultimo, attraverso un proprio legale chiedeva che l’Ente gli corrispondesse una sorta di presunta indennità per aver gestito la struttura. Intuibile il “due di picche” dato dallo stesso ufficio che ha rimarcato che l’impianto era stato occupato senza alcun atto di gestione e dunque il possesso è stato esercitato abusivamente.
Tuttavia, l’occupante aveva comunque già sgomberato l’area e di sicuro adesso rompendo il nuovo lucchetto rischia una denuncia penale. La ricognizione di ieri ha fatto già predisporre l’abbattimento di alcuni manufatti realizzati nel suo perimetro perché abusivi, oltre che fatiscenti e pericolosi (con tanto di eternit). «Si tratta di baracche abusive – ha evidenziato Reppucci – e pertanto sono state sgomberate e presto saranno demolite. Ora siamo all’interno dell’impianto e ci siamo riappropriati di questo bene patrimoniale comunale, gestito senza alcun titolo per numerosi anni. Questo è il recupero della legalità».
Dunque è stato reciso il lucchetto e prontamente sostituito; la chiave sarà adesso affidata ad una società sportiva che gestirà l’impianto, a beneficio della collettività. Del resto, ad oggi i calciatori hanno giocato su quel terreno senza la dovuta tranquillità, perché le squadre ospiti, e lo stesso arbitro, potevano parcheggiare soltanto al di fuori della struttura e dunque giocare in una condizione precaria di tranquillità.
Un nuovo tassello è stato posto ed ora, nel solco della legalità, il prossimo step sarà l’affidamento alla ditta per la demolizione, visto che è stata già fatta la procedura di gara. Il primo atto sarà l’abbattimento dei box di piazza mercato (finiti nell’inchiesta Scott Rinascita). Resta ancora da chiarire la situazione dei campetti di calcio nei pressi della Villa comunale, visto che è stato convocato un nuovo incontro e questa volta alla presenza dei legali delle rispettive parti.
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