Bandiere della pace, striscioni e cori pro pace hanno scandito la manifestazione promossa in primo luogo da Anastasia Grigorchuk, giovane ucraina residente a Pizzo.
“Siamo qui per dire no con forza alla guerra e per sostenere i nostri concittadini e famigliari. Vogliamo rivolgere un appello alle istituzioni e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro paese. I nostri concittadini hanno bisogno di generi di prima necessità: cibo, medicine, coperte, materassi. Ma non solo, avrebbero bisogno anche di armi per difendersi, per rispondere all’avanzata russa. Ci sono famiglie che vorrebbero combattere, che vorrebbero servire il loro paese, ma non non dispongono di alcun mezzo”.
Accorato l’appello anche di Svetlana Muzalevska: “Italiani aiutateci, noi ci siamo trovati da subito bene qui grazie alla vostra accoglienza. Ora però lottiamo perché i nostri genitori restino nelle loro case e non siano costretti a fuggire dalla loro terra a causa della guerra”. Infine l’appello di Liliya Pochentyk: “Abbiamo bisogno di corridoi umanitari che facilitano l’arrivo in Italia di donne e bambini. I miei nipotini sono in viaggio verso la Polonia, ho chiesto in merito alle istituzioni locali, ma ho avuto risposte frammentarie”
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