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A2, i 10 km da incubo tra Pizzo e Sant'Onofrio. E il pericolo è dietro l'angolo VIDEO

Cantieri perenni, lavori interminabili e disagi continui. Rischia di tramutarsi in un vero e proprio incubo senza fine il caso della A2 del Mediterraneo tra gli svincoli di Sant'Onofrio e Pizzo in provincia di Vibo Valentia. Da anni ormai, i quasi 10 km che separano i due svincoli sono caratterizzati da lavori di manutenzione da parte di Anas. Si tratta di un tratto stradale obiettivamente caratterizzato dalla presenza in primo luogo del viadotto "Costiera di Pizzo" che sovrasta appunto la città napitina affacciandosi sul mare.

Il rischio incidenti è dietro l'angolo. Nell'ultimo periodo un camion è dapprimo andato in fiamme, poi negli ultimi giorni due incidenti in uno dei quali sono rimasti coinvolti almeno 10 mezzi con 10 feriti fortunatamente non gravi.

Quanto dureranno ancora i lavori sul tratto Pizzo-Sant'Onofrio? Perchè non si riesce a porre a termine il cantiere in maniera risolutiva? Domande che attendono risposta. In attesa di un altro periodo infernale almeno, si spera, fino a luglio. Poi ad agosto l'autostrada forse sarà libera. E poi chissà...

Lo Schiavo (consigliere regionale) interroga la Giunta regionale

«A seguito dei diversi incidenti che si sono verificati negli ultimi giorni lungo il tratto autostradale tra le uscite di Pizzo Calabro e Sant’Onofrio-Vibo Valentia sull’A2, ho presentato un’interrogazione urgente, rivolta all’assessore regionale ai Trasporti, per chiedere che la Regione Calabria intervenga per accertare le tempistiche degli interventi di ripristino della sede stradale e dunque del conseguimento delle minime condizioni di sicurezza, oggi limitate dalla presenza di cantieri e continui restringimenti di carreggiata. I recenti episodi, che hanno visto verificarsi un maxi-tamponamento tra numerosi veicoli ma anche l’avaria di un mezzo pesante che ha causato notevoli code e disagi, in un tratto privo di corsie d’emergenza e per di più a doppio senso di circolazione, impongono un’accelerazione degli interventi di ammodernamento o l’individuazione di soluzione tese a salvaguardare la sicurezza per gli automobilisti e tutti gli utenti della strada. Per tale motivo la Regione Calabria può e deve, a mio avviso, farsi promotrice di un’azione rivolta al gestore autostradale e, nel rispetto delle diverse prerogative nonché della garanzia e completezza degli interventi manutentivi, concertare soluzioni idonee alla rimozione dei fattori di rischio e alla tutela della sicurezza. Mi auguro, dunque, che l’iniziativa possa produrre un’utile interlocuzione nell’interesse collettivo e che i fattori di rischio oggi presenti possano essere sensibilmente ridotti».

 

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