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Francesco Pannofino in scena a Catanzaro con la commedia “Mio nipote Bukurosh”

Entusiasmo e amarezza i due poli emotivi che hanno segnato l’apertura della rassegna teatrale Vacantiandu 2018 al Teatro Comunale di Catanzaro con la commedia “Mio nipote Bukurosh” scritta da Gianni Clementi, con gli attori Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi e la regia di Claudio Boccaccini.

Entusiasmo per lo spettacolo, un divertente “ritratto di famiglia in un interno” che prende in giro mode e comportamenti della società 2.0. Amarezza degli organizzatori per la situazione incresciosa in cui sono piombate le associazioni teatrali “I Vacantusi” - che ha allestito lo spettacolo di ieri - e "Ama Calabria" costrette a traslocare a Catanzaro dopo la chiusura delle strutture teatrali lametine. Incoraggiamento e simpatia sono arrivati da Francesco Pannofino, che peraltro prima dello spettacolo ha voluto incontrare le scuole di teatro del territorio.

L’attore interpreta in questa sorta di sequel de “I Suoceri Albanesi” il ruolo di Lucio, consigliere comunale progressista diviso tra una (rovinosa) campagna elettorale e la necessità di tenere a bada una famiglia che rincorre le mode del momento, con la moglie Ginevra (Emanuela Rossi), che gestisce senza successo un ristorante di cucina molecolare e la loro figlia 17enne Camilla (Elisabetta Clementi), persa dietro gli outfit da postare su Instagram. Intorno un pittoresco giro di amici: Corrado (Andrea Lolli), colonnello gay in pensione e spin doctor della campagna elettorale di Lucio; Benedetta (Silvia Brogi), erborista assatanata di sesso; Igli (Maurizio Pepe), albanese, titolare di una piccola ditta edile e Lushan (Filippo Laganà), il suo giovane fratello che subisce i diktat della giovane moglie Camilla.

La versione integrale dell'articolo nell'edizione cartacea di domani

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