La vera parità si potrà avere soltanto quando alla donna saranno dati gli strumenti (asili nido, scuole a tempo pieno) per svolgere con serenità le sue funzioni di lavoratrice e di madre.
È il messaggio, lucidamente essenziale, del prefetto Annamaria Cancellieri, già ministro dell’Interno e della Giustizia, lanciato a margine dell’iniziativa su “La Costituzione, da 70 anni l’inno della democrazia italiana” organizzata nell'auditorium dell'università Magna Graecia dal Tar della Calabria presieduto da Vincenzo Salamone e dalla Prefettura di Catanzaro diretta da Francesca Ferrandino per avvicinare la scuola alla Costituzione.
Cancellieri a proposito dei diritti delle donne sanciti dalla Carta costituzionale ha accennato alla sua storia e si è detta fortunata per aver avuto la possibilità di partecipare al concorso per prefetto che fino a qualche anno prima era inaccessibile alle donne. Oltre all'ex ministro, che ha galvanizzato l’uditorio come simbolo di tenacia femminile approdata ai massimi livelli istituzionali, hanno preso parte alla manifestazione Alessandro Pajno presidente emerito del Consiglio di Stato, Carlo Mosca prefetto e consigliere di Stato, Paolo Falzea professore ordinario di diritto costituzionale all’Università Magna Graecia, Alessandro Morelli ordinario di diritto costituzionale e diritto pubblico comparato all’Umg.
Tra le figure istituzionali anche Maria Rita Calvosa, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, e il prefetto Francesca Ferrandino. Cuore e motore dell’evento, la ricca carrellata di brani, storici discorsi e articoli della Carta costituzionale letti e commentati dagli studenti Maria Teresa Giglio, Ilaria Galli, Antonio Cocerio, Alessia Colacino, Laura Miceli e Agnese Durante del liceo classico Galluppi; Giuseppe Scarantino e Silvia De Franco dell’istituto di istruzione superiore De Nobili; Mattia Paparo e Alessio Frangipane dell’Istituto tecnico industriale Scalfaro; Chiara Gorgone e Anna Lombardo del liceo scientifico Fermi; Mattia Scalise e Martina Melina del liceo scientifico Siciliani; Giuseppe Bressi e Marco Pagliaro dell’istituto superiore Guarasci-Calabretta.
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