Inizia oggi, domenica 9 gennaio 2022, il ministero episcopale del nuovo arcivescovo metropolita di Catanzaro - Squillace, monsignor Claudio Maniago, designato da Papa Francesco quale successore di monsignor Vincenzo Bertolone, che si era dimesso anticipatamente lo scorso 15 settembre: da quel giorno la Chiesa di Catanzaro-Squillace è stata retta dal vescovo di Crotone, Angelo Panzetta, quale amministratore apostolico. Dopo l'incontro con i giovani e gli operatori del Centro calabrese di solidarietà (ore 9) il presule ha incontrato gli organi di stampa locale nell'aula "Sancti Petri" dell'arcivescovado.
E, in merito alle fratture dei mesi scorsi nella chiesa locale, Maniago non ha dubbi: «Se vissuto con pienezza e verità, l'amore basta e avanza a sanare le ferite. Però l'amore non è un sentimento così superficiale e banale. Vivere l'amore vero come l'ha vissuto Gesù vuol dire salire sulla croce, il che non è cosa da poco, vuol dire una passione, vuol dire uno spendersi, un donarsi, vuol dire credere nelle energie e nelle realtà positive che sicuramente ci sono in questo territorio e in questa Chiesa. Ci sono perché hanno le radici che affondano nel Vangelo e nell'evangelizzazione che fin qui è stata fatta e quindi la linfa non può che essere positiva. Si tratta di rimetterla in circolazione per poterne cogliere nuovi frutti».
Maniago ha anche parlato degli ultimi che esistono nell'arcidiocesi evidenziando che in primo luogo le Istituzioni devono fare il proprio mestiere e farlo bene» e la Chiesa «deve stare vicino alle persone in difficoltà». Infine, un pensiero ai giovani: «La Chiesa deve trovare il modo di poter consegnare ai giovani quelle realtà che sono importanti per loro per costruire il futuro, senza diluirle ma anzi far capire che la proposta cristiana non è neanche semplice ma è complessa com'è complessa la vita».
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