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Dal gelso al baco da seta, quel "nido" a Catanzaro dove la tradizione diventa innovazione

Tradizione e innovazione. Perché «la Calabria ha bisogno anche di lavoro alternativo in quanto non è una regione industriale. La nostra industria è il paesaggio, il territorio, l'agricoltura. Ecco perché è meglio trasformare in risorsa quello che già abbiamo e che non va a creare contrasti con l'ambiente circostante».

Ed è proprio da questa idea che tre giovani con la passione per la bachicoltura, Domenico Vivino, Giovanna Bagnato e Miriam Pugliese hanno fondato a San Floro, alle porte di Catanzaro, l'associazione "Nido di Seta" che si occupa non solo della produzione e della lavorazione della seta (grazie anche ad artigiani del comprensorio e di tutta Italia) ma anche alla realizzazione di prodotti gastronomici ricavati dalle more di gelso (le cui foglie vengono mangiate dai bachi per produrre la seta) come le confetture e il "Moretto", liquore alle more di gelso.

Ma non basta. Domenico, Giovanna e Miriam sono anche andati alla riscoperta dell'antica lavorazione della seta quando la Calabria, e in modo particolare Catanzaro, erano noti per la produzione di damaschi (che a tutt'oggi vengono esposti dai palazzi signorili del capoluogo di regione nei giorni di festa) e capi in seta. Da qui l'idea di realizzare un museo della seta dove il visitatore può persino sedersi su un antico telaio e lavorare la seta come si faceva nel 1.5o0.

Un viaggio alla riscoperta del passato per conoscere e apprezzare il presente. E per chi non può recarsi sul posto o per chi c'è già stato ed è rimasto legato al territorio, è nata l'iniziativa di agricoltura condivisa "Adotta un gelso" che, a seconda della scelta che viene effettuata, consente al sottoscrittore di controllare a distanza lo stato di salute dell'albero adottato e di ottenere a casa i suoi frutti. In più l'associazione organizza workshop ed eventi legati all'artigianato e all'agricoltura, oltre che essere punto di riferimento per tour operator (non solo italiani ma anche internazionali) e scuole che scelgono queste location per trascorrere un giorno a stretto contatto con la natura e con la storia del territorio. Ulteriori informazioni sul sito Internet nidodiseta.com

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