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Vibo e le tradizioni della Pasqua. In migliaia per l'Affrontata sotto la pioggia VIDEO

Un momento atteso due anni. Due anni di stop dovuti alla pandemia di coronavirus che ha bloccato le abitudini di tutti quanti noi, compresi i riti e le tradizioni di Pasqua. Per due anni, tra religione e pietà popolare, nulla da fare neanche per le processioni, le via Crucis e la tradizionale e sentitissima Affrontata di Vibo Valentia.

Il rito per eccellenza che accomuna tutti i vibonesi, il sentimento identitario che unisce la città in pochi minuti protesa ad abbracciare insieme Gesù Cristo risorto, la Madonna e San Giovanni.

Dopo due anni di stop è arrivato il tanto atteso momento e stamattina, nonostante la pioggia, l'Affrontata è andata in scena. Migliaia di cittadini hanno sfidato il maltempo e si sono riversati su Corso Vittorio Emanuele III per occupare un posticino dietro le transenne per osservare da vicino l'Affrontata.

Una grande emozione, dopo alcuni minuti di incertezza perchè la pioggia, seppur non di forte intensità, continuava a cadere costante. Poi però la decisione ufficiale presa dall'Arciconfraternita del Rosario per un rito che non è mai stato rinviato e che è andato in scena grazie alle decine di volontari e portantini che sono ritornati, con grande abnegazione e commozione, a portare le statue in questa processione che rappresenta forse il simbolo più importante di Vibo. Un evento carico di significati che i vibonesi hanno vissuto con grande trasporto: famiglie con bambini, giovani, anziani ed i tanti emigrati arrivati per la Pasqua in città che hanno avuto modo di ritornare a rivivere le antiche tradizioni di un tempo.

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