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I luoghi della memoria di Natuzza. Le tappe della storica apertura della Chiesa

Ancora poche ore di attesa: sabato 6 agosto sarà una giornata storica, sarà il giorno della dedicazione della chiesa della Villa della Gioia al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” a Paravati di Mileto (VV). Il sogno di Mamma Natuzza si avvera con un evento che richiamerà migliaia di pellegrini (ma già da alcuni giorni tra le vie del paese è possibile notare più di un visitatore).


Il nostro storico corrispondente da Mileto, Vincenzo Varone, ci racconta le principali tappe che hanno portato a questo storico appuntamento. Insieme a lui vi portiamo nei luoghi della memoria di Mamma Natuzza.

L'apparizione della Madonna

Un lungo percorso iniziato tanti anni fa quando il 17 gennaio 1944 Natuzza nell'abitazione di via Umberto (nella Paravati vecchia) ebbe la storica visione della Madonna. La Vergine Maria annunciò a Natuzza che un giorno ci sarebbe stata una casa per dare sollievo ai sofferenti e agli ultimi e una grande bella chiesa che si chiamerà Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Natuzza chiedeva alla Madonna: "Questo progetto quando può iniziare?". "Tempo al tempo", diceva la Madonna nelle successive visioni a Natuzza senonchè nel 1986 la Madonna disse a Fortunata Evolo che era giunta l'ora e a quel punto si avviò il grande progetto umanitario di Paravati con la nascita dell'associazione. Natuzza in Via Umberto ha vissuto i primi anni da sposata con il marito Pasquale Nicolace e si narra che in quei giorni durante la notte si udivano da questa casa cori angelici.

La nascita della Fondazione

Accanto alla chiesa della Madonna degli Angeli c'è l'oratorio di Mamma Natuzza dove il 13 maggio 1987 venne costituita l'associazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime", poi trasformata in fondazione. Quel giorno c'era tanta gente, i primi 50 soci, il notaio Nunzio Naso, il vescovo Domenico Tarcisio Cortese, ma c'era una Natuzza Evolo raggiante nella sala della sede

L'arrivo della statua della Madonna in piazza

Il 13 novembre 1993 giunse a Paravati la statua lignea della Madonna realizzata dai maestri di Ortisei su indicazione di Natuzza Evolo. Pioveva, ma nonostante ciò c'era tantissima gente con migliaia di persone. Si respirava la gioia del popolo, dei fedeli e di Natuzza.

La Casa di Mamma Natuzza

In via Nazionale a Paravati, la casa di Natuzza e accanto la cappella realizzata dai coniugi Giampà dove accoglieva i fedeli che venivano a trovarla. Un luogo in cui Natuzza ha vissuto per tantissimi anni e ha ricevuto centinaia di migliaia di persone da ogni angolo del mondo. Lei riceveva tutti, ognuno portava il suo fardello di dolore e lei dava a tutti una parola di conforto e di speranza. "Ho visto gente - racconta il nostro corrispondente Enzo Varone - entrare con il volto triste e uscire con il volto gioioso. E' questa la grande forza di Natuzza, serva di Dio di cui è in corso il processo di beatificazione.

 

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