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L’Amc è una polveriera,
bus fermi e proteste

Amara sorpresa, ieri mattina, per i fruitori abituali, così come per quelli occasionali, del trasporto pubblico locale demandato nel capoluogo all’Amc. Lavoratori, studenti, massaie, giovani, anziani e persone di ogni categoria ed estrazione sociale, si sono ritrovati  appiedati, salvo i pochissimi fortunati riusciti a salire a bordo delle quattro-cinque vetture regolarmente uscite dal deposito di viale Magna Grecia per effettuare le corse a cui erano destinate.
Motivo del blocco, tuttavia già parzialmente rimosso nel pomeriggio? I problemi strutturali e la vetustà del parco mezzi, composto però da macchine che non hanno problemi ai freni o ad altre componenti fondamentali del motore, da sottoporre a un celere intervento di ammodernamento a giudizio degli stessi autisti che si sono tuttavia scusati con la cittadinanza per i disagi involontariamente arrecati. Contrattempi che non si ripeteranno oggi, poiché il 90% dei bus dovrebbero essere a disposizione e quindi in giro per le strade di Catanzaro. Tra le motivazioni tecniche addotte dai conducenti che hanno incrociato le braccia il problema alle pedane per i disabili, le quali se non a norma sono passibili di multa da parte delle forze dell’ordine preposte ai controlli su tutti i mezzi in circolazione. Anche se il vero motivo del  malcontento è la preoccupazione per il futuro, alla luce delle mensilità non pagate, che preoccupa quasi tutti i dipendenti con famiglia a carico.

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