Il suo cuore ha cessato di battere poco prima di mezzanotte nel reparto di rianimazione del Policlinico tra la disperazione di parenti, amici e molti carabinieri giunti da Barcellona e dal comando provinciale di Messina. Qui il Brigadiere Luigi Rotella è giunto in condizioni disperate con un’ambulanza del 118 dopo che un’auto lo ha travolto sulla strada statale 113 a Merì. Aveva da poco concluso il suo turno di servizio. Dopo il violento impatto con l’auto le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Lo stesso conducente del mezzo lo ha soccorso e chiamato l’ambulanza. Anche i sanitari del 118 si sono subito resi conto che Rotella in condizioni critiche al punto da autorizzare il trasporto direttamente al Policlinico di Messina senza passare dal Cutroni Zodda. I medici lo hanno subito sottoposto ad accertamenti, ma mentre il brigadiere si trovava in radiologia è subentrato l’arresto cardiaco. Per quasi un’ora hanno tentato di rianimarlo con varie manovre. Alle 23.30 è stato registrato il suo decesso. Luigi Rotella era originario di Gimigliano, un paesino della Sila piccola, in provincia di Catanzaro. Da anni però lavorava in Sicilia. Sgomento tra i militari della compagnia di Barcellona dove prestava servizio da anni. Lo ricordano con profonda commozione, era definito l’anima della caserma, un cuore immenso sempre disponibile e generoso. La notizia dell’incidente ha gettato nello sconforto naturalmente i familiari. Luigi Rotella in estate sarebbe diventato nonno, la figlia è al sesto mese di gravidanza.
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