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’Ndrangheta, villa e automobile confiscate a Pasquale Gullo

’Ndrangheta, villa e automobile confiscate a Pasquale Gullo

Una villa in città e un’auto sono i beni confiscati a Pasquale Gullo, 46 anni, considerato dagli inquirenti affiliato al clan Torcasio-Cerra-Gualtieri. Il nome di Gullo compare in diverse inchieste antindrangheta della Dda di Catanzaro, a cominciare dalle operazioni “Spes” e “Tenaglia”, fino alla più recente “Dioniso” in cui è accusato di associazione mafiosa e spaccio di droga con altre 46 persone. La confisca è stata fatta dal Tribunale di Catanzaro sulla base di un report del Gruppo lametino della guardia di finanza comandato dal colonnello Fabio Bianco. Alla fine di un’indagine economico-finanziaria sul patrimonio di Gullo, le Fiamme gialle hanno trovato un immobile intestato alla moglie dell’imputato, ed una macchina, che secondo gli investigatori “risultano nella sua disponibilità”. Comunque i beni per un valore di 250mila euro, secondo i finanzieri, sono sproporzionati e ingiustificati rispetto ai redditi dichiarati da Gullo ed al suo tenore di vita. Le stesse Fiamme gialle lo indicano come «un soggetto socialmente pericoloso» e gli attribuiscono «l’appartenenza ad un’agguerrita cosca». Con i proventi del clan «Gullo ha vissuto abitualmente per anni in modo agiato». Ci sono diverse dichiarazioni di pentiti che convergono sulla militanza di Pasquale Gullo nel clan Torcasio-Cerra-Gualtieri. A partire dal boss Giuseppe Giampà, che collabora con la giustizia da cinque anni.

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