Cirò Marina
Mentre nel mondo, ancora si celebrava ancora la festa della donna, Antonella Lettieri, donna e indifesa, veniva massacrata nella sua abitazione a Cirò Marina. Chi ha ucciso Antonella, 42 anni, compiuti martedì, ha infierito con tale violenza sul viso e il corpo della donna che, ieri investigatori ed inquirenti, stentavano a descrivere lo strazio commesso dalla mano assassina, tuttora ignota.
Il corpo della 42enne è stato trovato attorno alle 8 di ieri mattina, riverso in una pozza di sangue nell’ingresso, a piano terra, della casa a due piani: al numero civico 11 di via Cilea. Il medico legale, la dottoressa Isabella Aquila, che ha eseguito l’esame esterno del cadavere ha riscontrato ferite devastanti al capo e su tutto il corpo: risultato di colpi sferrati con una ferocia bestiale dall’assassino armato di uno o più oggetti contundenti e, forse, anche di una lama. In via Cilea, sono intervenuti con il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone Alfredo Manca, i carabinieri della Compagnia, diretta dal capitano, Alessandro Epifanio, la squadra investigazioni scientifiche del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone e lo stesso comandante provinciale dell’Arma, il colonnello, Salvatore Gagliano.
Antonella secondo una prima ricostruzione del femminicidio, avrebbe lottato, opponendo una strenua difesa: il che spiega sia le ecchimosi sulle mani, ma anche il disordine in cui è stata trovata l’abitazione. Nella casa di Via Cilea, nel dedalo di costruzioni, che si sviluppano attorno a via Scalaretto, Antonella Lettieri, ultimogenita, con la sorella gemella, Silvia, di una famiglia di ben 9 figli, 7 donne e 2 maschi, viveva, ormai, da sola: una decina di anni fa era venuto a mancare il padre, Nicodemo, mentre la mamma è deceduta 30 anni fa.
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