Il pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese” è una polveriera sempre sul punto di implodere. La cosiddetta “porta d’accesso” al nosocomio dove arrivano quotidianamente malati dall’intero comprensorio e da tutta la regione, si lavora a “mani nude” nel tentativo di prestare il maggior numero di cure in tempi celeri erogate però spesso in condizioni lavorative di grave stress. Non è solo l’enorme mole di richieste di assistenza sanitaria, che qui si concentra ingolfando l’Unità di Emergenza-Urgenza, a mettere però a dura prova la resistenza e molto spesso anche la pazienza del personale medico e infermieristico impiegato nel reparto ma le aggressioni fisiche che ormai sono diventate ordinaria amministrazione. La preoccupazione e l’esasperazione degli utenti, che qui accorrono in gran numero e costretti molte volte a lunghe attese, può mutare improvvisamente di segno trasformandosi in aggressività e rabbia rivolta nella maggior parte dei casi a chi da sempre è impegnato in prima linea nel prestare cure e assistenza medica.
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