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Il Catanzaro ci prova, a Monza per l’impresa PROBABILI FORMAZIONI

Aquilani sicuro: «Una vittoria farà apparire le cose migliori agli occhi di tutti». Iemmello di nuovo centravanti. Confermato anche Cisse, convocato in U21

I pareggi stufano e pesano anche se non quanto le sconfitte. Sei di fila sono «troppi», come ha detto lo stesso Alberto Aquilani dopo lo 0-0 con la Sampdoria, ricordando che sì, la salvezza viene prima di tutto, ma con un punto alla volta non si va da nessuna parte, a maggior ragione se le ambizioni del Catanzaro guardano più in alto dell’obiettivo minimo. E allora oggi pomeriggio è scontato aspettarsi una squadra che farà di tutto per togliersi dalle spalle quella brutta bestia chiamata “pareggite”. Lo “U-Power Stadium” è annunciato per metà giallorosso con un settore ospiti quasi pieno (2.339) e tanta gente di Calabria in tribuna: «Con loro giochiamo sempre in casa, sono l’anima che ci spinge e speriamo di condividere un abbraccio liberatorio alla fine», ha spiegato l’allenatore.
Il fatto che debba provarci contro calciatori di Serie A, visto che il Monza nomi alla mano è forse la più attrezzata per la promozione, aumenta il gusto della sfida in un gruppo che, nel suo nucleo storico, di sfizi contro le corazzate se n’è tolti parecchi nei due anni precedenti, dal Parma al Sassuolo passando per il Venezia e due volte il Palermo. L’aggiunta della sfrontatezza dei ragazzini, a partire da quella tempesta di Cisse appena convocato dall’ Italia Under 21 di Silvio Baldini, fa pensare a un’impresa possibile a patto che i giallorossi ripropongano l’atteggiamento - deciso e attento - di Marassi, ma con più lucidità dalla trequarti in su.
«Di quella gara - ha spiegato Aquilani riferendosi all’incontro di mercoledì con la Samp - mi porto dentro tante cose buone, soprattutto l’uscita dal campo con il rammarico, mio e dei ragazzi, di non aver vinto dopo una prestazione del genere. La sensazione di meritare di più è lo spunto che ci spinge a guardare oltre. Rimpianti non ne esistono quando sai di aver dato tutto e le cose appariranno migliori, agli occhi di tutti, quando saranno legate a una vittoria: è inevitabile».


In effetti, l’impressione che un pieno possa aiutare a svoltare Iemmello e soci c’è, considerando i progressi mostrati almeno per gioco ed equilibrio: «La vittoria genera una percezione diversa di ogni aspetto, anche a livello inconscio, e i ragazzi ci tengono a mettere il primo sigillo dopo tanta strada percorsa dal ritiro sino ad oggi», ha aggiunto Aquilani. Di sicuro non si può sostenere che il suo Catanzaro non abbia coraggio, anche al cospetto del Monza: «È vero che hanno elementi che negli anni scorsi hanno ottenuto risultati importanti in A, e questo li accredita fra le favorite, però la B si alimenta con parametri diversi, cui bisogna adattarsi velocemente», ha sottolineato il tecnico 41enne.
È la terza sfida in otto giorni, tuttavia il turnover resta quasi a zero: «Non gestiamo tre incontri in uno, ma lavoriamo con la visione di una rosa ampia e di qualità, in cui ognuno ha l’occasione di dare il proprio contributo», è stato l’avviso rilasciato dai canali del club dopo due giorni di ritiro a Novarello.
Rispetto all’undici di Genova si può invertire la staffetta fra Verrengia e Di Chiara, con il secondo titolare. Scontato lo siano Pontisso e Iemmello, di nuovo da centravanti, ed è possibile che venga riproposto dal via anche Oudin, in crescita di condizione: forse dà un po’ di equilibrio in più rispetto alla soluzione con due punte e uno sbocco ulteriore al palleggio, più che nella ricerca della profondità. «Affrontiamo un avversario forte, noi però siamo consapevoli della nostra identità e vogliamo valorizzare il percorso che stiamo facendo».

 

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