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Mamma e figlio uccisi dal maltempo a Lamezia, inutili le ricerche dell'altro bimbo disperso

Proseguono le ricerche del piccolo Nicolò Frijia a San Pietro a Maida, nel Lametino. Attualmente le forze vigilfuoco in campo sono 10 unità generiche, 2 unità specializzate movimento terra, 1 squadra Saf fluviale. L'area è costantemente perlustrata dall'elicottero del Reparto Volo di Catania temporaneamente dislocato presso nucleo elicotteri di Lamezia Terme. Alle ricerche partecipano anche il Soccorso Alpino, la Guardia di Finanza, la Polizia di stato ed i Volontari di Protezione Civile.

Nel posto di comando avanzato allestito dai vigili del fuoco 1 funzionario del Comando provinciale di Catanzaro e due operatori VF specializzati in Topografia Applicata al Soccorso a coordinare tutte le operazioni di ricerca. Anche il capo della protezione civile calabrese Carlo Tansi si e recato sul luogo delle ricerche.

La mamma del bimbo, Stefania Signore, è stata trovata senza vita venerdì mattina insieme al figlio più grande, Cristian di 7 anni. Da una prima ricostruzione della dinamica della tragedia, che si è verificata giovedì sera a San Pietro a Maida nel Lametino, la donna impaurita dal forte temporale che non le consentiva di governare l'auto, avrebbe pensato di mettersi in salvo scendendo dalla vettura insieme ai suoi bambini.

Ma ormai era troppo tardi, perché la strada si era trasformata in un torrente in piena e la furia dell'acqua li ha trascinati a valle, a distanza di oltre un chilometro dal punto in cui è stata ritrovata l'auto della donna. I corpi della donna e del figlio di sette anni, rinvenuti nell'alveo di un torrente, sono stati poi trasportati all'obitorio di Catanzaro, sui quali verrà effettuata l'autopsia.

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