Sono decine i volontari che da domenica mattina stanno aiutando i soccorritori nelle ricerche del piccolo Nicolò, il bimbo di 2 anni disperso da giovedì sera dopo essere stato travolto dalla furia dell'acqua a San Pietro a Madia. L'appello partito ieri sui social ha dato i suoi frutti: stamane molte persone si sono presentate per partecipare attivamente all'individuazione di Niccolò, che quella maledetta sera si trovava assieme alla madre, Stefania Signore, a al fratellino Cristian di 7 anni, entrambi ritrovati morti.
Molte persone sono arrivate da Curinga, dove la famiglia viveva, ma anche dai centri vicini. Tutti con attrezzi per scavare, hanno raggiunto la zona dove vengono coordinate le ricerche, venendo organizzati per aumentare il raggio d'azione. "La comunità di Curinga è distrutta per quanto avvenuto - ha spiegato una donna impegnata a scavare nel fango - così come lo sono tutti i paesi del circondario. Per questo abbiamo deciso di essere qui per aiutare i soccorritori che stanno facendo un lavoro straordinario".
Sul fronte delle indagini, intanto, la Procura di Lamezia Terme ha aperto un'indagine per omicidio colposo plurimo. Si tratta di un atto dovuto, dal momento che gli esperti della Procura dovranno fare piena luce su quanto avvenuto nella serata e nella notte di giovedì scorso, quando l'onda di un torrente in piena ha travolto la zona di San Pietro Lametino dove la famiglia era rimasta bloccata con la sua autovettura. Il pool di esperti dovrà ricostruire le cause della piena, dell'esondazione e le eventuali responsabilità in termini di gestione e prevenzione del territorio.
E domani nelle zone del Lametino colpite dall'alluvione è previsto l'arrivo della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati per portare la sua vicinanza alle popolazioni colpite dall'alluvione degli scorsi giorni. Alle ore 10.30, nella sede del distaccamento dei Vigili del fuoco di Lamezia Terme, la seconda carica dello Stato terrà una conferenza stampa dopo aver visitato le zone devastate dal maltempo.
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